Sesto San Giovanni, 21 Maggio 2013 - Dichiarazione di prescrizione di una parte delle accuse contestate, accoglimento delle parti civili e riunione agli altri processi sul cosiddetto 'sistema Sesto'. E' quanto ci si attende domani mattina al processo immediato al Tribunale di Monza nei confronti dell'ex presidente Pd della Provincia di Milano Filippo Penati, imputato di concussione per induzione, corruzione e finanziamento illecito del partito e dell'ex segretario generale della Provincia di Milano Antonino Princiotta imputato di corruzione.
I giudici dovranno dichiarare prescritta l'accusa di concussione per induzione per la presunta maxitangente di 4 miliardi di lire che sarebbe stata pagata nel 2000 dal costruttore Giuseppe Pasini per ottenere il via alla riqualificazione delle aree ex Falck e Marelli di Sesto San Giovanni.
Un'accusa trasformata in concussione per induzione dal recente decreto anticorruzione con termini di prescrizione abbreviati e quindi ormai cancellata. Se Penati dovesse questa volta presentarsi in aula, potrebbe dichiarare la sua rinuncia alla prescrizione come sempre sostenuto, altrimenti la sua difesa dovrebbe ricorrere in Cassazione per ottenerla.
I giudici dovranno poi pronunciarsi sulle richieste di costituzione di parte civile presentate per danno all'immagine dai Democratici di Sinistra e dalla Milano Serravalle e poi dalla Provincia di Milano, Comune di Sesto San Giovanni e Giuseppe Pasini. Anche per Antonino Princiotta una parte delle accuse sono prescritte e lui non intende rinunciarvi, ma resta imputato di altre vicende di presunta corruzione.
L'unica questione pacifica è che anche questo procedimento verrà riunito per economia processuale, come chiesto in udienza dal pm Franca Macchia senza alcuna opposizione delle difese, agli altri due fissati per il 26 giugno che vedono imputati di analoghe accuse altri imputati dell'inchiesta che non hanno scelto come Penati e Princiotta il giudizio immediato.
di Stefania Totaro
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