di Patrizia Longo

Sesto San Giovanni, 5 giugno 2013 - Il primo tempo è durato 45 minuti: giusto il necessario per fare il punto della situazione. Ma per capire il destino della Città della salute e della ricerca, se davvero si farà sulle ex Falck di Sesto oppure no, con Neurologico Besta e Istituto dei tumori, ci vorrà un secondo tempo e forse anche i supplementari. Perché il presidente della Regione Roberto Maroni, nel suo faccia a faccia con i vertici di Sesto Immobiliare, proprietaria dei terreni, ha chiesto garanzie che dovranno essere fornite entro la fine del mese.

«Ho valutato le questioni in campo con la proprietà, che si è impegnata a fare alcune cose entro la fine di giugno per sgombrare il campo da equivoci e rischi che io non voglio correre come governatore della Lombardia», ha detto ieri Maroni, a margine dell’assemblea generale di Confindustria Lecco. Nessun comunicato ufficiale, invece, al termine dell’incontro. Insieme a Maroni, il suo vice e assessore alla Sanità Mario Mantovani, che nei giorni scorsi aveva sollevato interrogativi in particolare sulle bonifiche.

Per Sesto Immobiliare, l’amministratore delegato Maurizio Monteverdi che ha affiancato l’imprenditore Davide Bizzi, presidente della Bizzi & Partners, l’artefice dell’acquisto delle aree, grazie a una compravendita da 405 milioni di euro diventata oggetto ora di un contenzioso con Risanamento, l’ex proprietaria. Anche su questo la Regione vuole massima chiarezza e garanzie.

«Ho chiesto alla società alcuni impegni, vediamo se saranno mantenuti - ha puntualizzato Maroni -. È chiaro che se cambia lo scenario e ci sono novità negative, io ne devo tenere conto perché sono responsabile dei soldi pubblici. Se si manterranno gli impegni, si continuerà su questa strada, altrimenti si prenderà un’altra strada». La palla, dunque, sembra tornare a Sesto Immobiliare. Che, entro fine mese, dovrà sgomberare il campo dai dubbi, in particolare sui tempi di bonifica.

Nelle prossime settimane è previsto l’avvio della gara, simil-pubblica, per individuare chi ripulirà i terreni: un passo che potrebbe essere risolutivo. Quanto al contenzioso con Risanamento, che ha portato Sesto Immobiliare a chiedere l’annullamento della compravendita, è «un atto dovuto» è stato ribadito a Maroni, all’interno di un arbitrato che parte da posizioni diametralmente opposte ma che potrebbe concludersi a metà strada. «Non abbiamo intenzione di abbandonare il progetto, anzi - aveva sottolineato Monteverdi nei giorni scorsi -. Con questo atto risoluto, contiamo di convincere la controparte sulla necessità di una soluzione bonaria».

La guerra, tra immobiliari e finanziarie, va ben oltre le due contendenti: sullo sfondo anche le società legate al fallimento Ligresti e le banche, che vantano crediti milionari in ciascuna di loro.
Proprio i «rivali» della Fondazione Cerba, che hanno proposto di realizzare il Centro europeo di ricerca biomedica sulle aree Ligresti nel Parco Sud, accogliendo gratuitamente il Besta, saranno questa mattina al Pirellone per un’audizione in commissione Sanità. Sono attesi il presidente Umberto Veronesi, l’amministratore delegato Andrea Novarese e il direttore generale Maurizio Mauri. Invitati anche il presidente della Provincia nonché del Parco Sud, Guido Podestà, e il sindaco di Milano Giuliano Pisapia.

patrizia.longo@ilgiorno.net