Paderno Dugnano, 28 luglio 2013 - Formavano una striminzita baby gang. Una coppia affiatata, efficace, che non falliva mai un colpo. Il coltello, lo sguardo da duri, la solita minaccia, «dacci tutto o è peggio per te». E il gioco era fatto. Vittime, sempre adolescenti. Protagonisti, pessimi protagonisti della vicenda, due ragazzi residenti a Paderno: C.L., italiano di 19 anni, e M.K., marocchino appena 17enne.
Il primo era già stato individuato e arrestato il 30 marzo, in flagranza. Il secondo è stato identificato e acciuffato dai carabinieri l’altra mattina. Insieme, hanno messo a segno sicuramente nove assalti. Con tutta probabilità, non gli unici. Ai danni di ragazzi e ragazze dai 23 anni in giù. Uno appena 14enne.
Le nove rapine sono state registrate tutte tra febbraio e marzo, con un ritmo quindi molto sostenuto. I due erano soliti girare per la città, sempre a Paderno mai fuori confine, per adocchiare delle possibili prese. Spesso in zona della stazione. Quando trovavano adolescenti all’apparenza indifesi, passavano all’azione: li sorprendevano alle spalle e puntavano il coltello.


Quindi, bastavano poche e precise parole per convincere i malcapitati a eseguire gli ordini, consegnando cellulari, portafogli e altri eventuali oggetti di valore.Poi, si dileguavano a piedi, facendo perdere le proprie tracce nei meandri della città. L’obiettivo era chiaro: accumulare un gruzzoletto, con i contanti e i soldi ricavati dalla rivendita ad amici o conoscenti dei telefonini. In una occasione, il 30 marzo, i carabinieri riuscirono a intervenire subito, fermando il giovane italiano. Dopo una serie di accertamenti, grazie a serrate indagini i militari della tenenza cittadina, sono riusciti a incastrare anche il complice marocchino: ricevuta l’ordinanza di custodia cautelare in carcere, sono andati a pescarlo nei pressi della sua abitazione e l’hanno portato al fresco, al Beccaria di Milano.

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