di Simona Ballatore

Paderno Dugnano, 5 agosto 2013 - Hanno bussato alle porte di una ditta di via dell’Industria, la Sforzin Illuminazione, per eseguire i rilievi topografici e i lavori propedeutici alla realizzazione della futura Rho-Monza. Ma i tecnici dell’associazione temporanea di imprese, incaricata provvisoriamente di redigere il progetto esecutivo e di realizzare la superstrada, non sono stati fatti entrare.

«Abbiamo chiesto spiegazioni. Loro hanno l’autorizzazione a procedere, ci hanno detto che lavoreranno giorno e notte per ultimare l’opera prima di Expo. Nei prossimi giorni torneranno con la procedura che gli permetterà di entrare senza opposizione, con un preavviso di otto giorni – spiega Fabrizio Allegro, che assiste la ditta e che aveva redatto insieme ai cinque Comuni il progetto per l’interramento della tratta padernese -. In questa azienda saranno espropriati mille metri quadri per costruire la base del ponte, praticamente si troveranno l’autostrada nel piazzale. Il progetto, così com’è, ha un impatto notevole per abitazioni e imprese. Per questo abbiamo sempre chiesto l’interramento nelle osservazioni presentate e continueremo a chiederlo».

Paderno non abbassa la guardia. Anzi. Il comitato pro tunnel sta già organizzando una manifestazione alle porte del Provveditorato interregionale alle opere pubbliche Liguria-Lombardia per il 5 settembre, giorno in cui sarà convocata la conferenza dei servizi per l’approvazione del progetto. Anche l’amministrazione comunale ribadisce la netta contrarietà all’opera: «È chiara la volontà del Governo Letta di mettere in atto il “Decreto del Fare” approvato dal Parlamento nelle scorse settimane, in cui la nuova Rho-Monza è uno dei progetti su cui si punta in vista dell’Expo – commenta il sindaco Marco Alparone -. Saremo pronti nell’illustrare a tutti per l’ennesima volta l’irrealizzabilità, nei modi e nei tempi prospettati, di un’opera con quelle caratteristiche all’interno di un contesto urbano e densamente abitato».

«Continuiamo a proporre come soluzione in vista di Expo la realizzazione del solo tratto fino a Bollate e una conseguente rivalutazione dell’opera stessa nel tratto di Paderno Dugnano con soluzioni condivise e compatibili con il nostro territorio – aggiunge il primo cittadino -. L’accoglimento di questa proposta permetterebbe di dare una risposta concreta e realizzabile in vista del 2015 ».

Dopo la valutazione d’impatto ambientale e le dichiarazioni possibiliste di Bollate, il pericolo per il comitato è che il fronte dei Comuni pro interramento si stia sfaldando. «In questa Conferenza non si parlerà di interramento, che a questo punto è stato definitivamente abbandonato: le parti in causa, i Comuni in primo piano, potranno e dovranno solo dichiarare la loro posizione contraria a questo progetto - sottolineano i portavoce -. Abbiamo una data ufficiale e ultima in cui si deciderà il destino di quest’opera, non ci saranno altre possibilità, altre speranze o altri progetti. Da qui al 5 settembre tutti i cittadini devono farsi sentire per dimostrare il loro disappunto».

simona.ballatore@ilgiorno.net