di Rosario Palazzolo
Cinisello Balsamo, 29 settembre 2013 - L'ultimo episodio risale a pochi giorni fa: uno sconosciuto si è introdotto abusivamente in un appartamento vuoto del primo piano passando dal balcone. Ha armeggiato tra i rubinetti dell’impianto idraulico per riattivare l’acqua nell’alloggio, ma ne ha rotto uno, provocando un allagamento che ha creato danni ai vicini e lasciato per mezza giornata il condominio senza ascensore.
Tuttavia, quello dell’abusivismo abitativo, è solamente uno dei problemi che stanno vivendo gli inquilini del civico 2 di via Volontari del Sangue, maxi casa popolare costruita dal Comune di Milano sul territorio di Cinisello Balsamo oltre 20 anni fa. Di proprietà di Palazzo Marino e gestito dall’Aler, il mega palazzo di 10 piani e 7 scale, con oltre 100 appartamenti di grandi metrature, è praticamente allo sbando.
Afar tremare gli inquilini in questi primi giorni d’autunno è l’incubo che a metà ottobre non possa ripartire il riscaldamento, perché il condominio ha accumulato oltre 250mila euro di debiti con l’azienda che fornisce il servizio di gestione della caldaia centralizzata. «La situazione è sempre più grave e complicata - conferma l’amministratore di stabile, il milanese Cesare Muccari -. I problemi sono molti, ma essenzialmente quelli più preoccupanti sono sono due: l’abusivismo che dilaga e la mancanza di denaro, perché la morosità per le spese condominiali è arrivata ad un livello del 60%. Se a tutto questo aggiungiamo il fatto che alcuni occupanti rubano e rompono ogni struttura condominiale, si capisce come sia sempre più difficile vivere qui».
Non mancano i paradossi: per un alloggio di 100 metri quadrati, una famiglia paga meno di 300 euro di canone sociale mensile, ma poi deve affrontare spese condominiali per oltre 4mila euro l’anno. All’amministratore spetta il compito di recuperare soldi da inquilini che non ce la fanno a pagare, oppure che non ne vogliono proprio sapere. «Il Comune di Milano ci rimborsa i soldi non pagati, ma lo fa con circa un anno di ritardo, questo ci mette in difficoltà con i fornitori che, soprattutto in un momento di crisi come questo, non vogliono farci da banca».
Muccari sta lavorando per riuscire a garantire il riscaldamento delle case da metà ottobre. «Siamo a buon punto, ma l’elevata morosità e i tempi lunghi del Comune non ci sono d’aiuto». Una dozzina gli alloggi vuoti, ma nè il Comune nè Aler li hanno mai riassegnati. Di questi, pare che già 8 siano stati occupati abusivamente.
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