Paderno Dugnano, 20 novembre 2013 - «Prof, scusi, frequentava la nostra scuola la ragazza travolta dal treno a Palazzolo?». Si è svegliata con questa domanda insistente e spiazzante, la scuola media Croci di Calderara. Uno degli alunni di terza entra in classe, non riesce a trattenere il pianto, racconta di un’amica che non c’è più. Gli insegnanti, turbati, non ricordano quel cognome. Solo in tarda mattinata la scoperta: si trattava della «loro» Selene, Selene Bognandi, prima, seconda, terza A.

Aveva scelto spagnolo come seconda lingua, era una delle ragazze più vispe della classe. Non una «secchiona» ma, anche se non passava intere giornate sui libri, riusciva a destreggiarsi e se la cavava un po’ in tutto. «Era una ragazza così dolce, educata», ricorda la professoressa di lettere, Federica Ghignatti, le lacrime agli occhi. Non pensava fosse lei «la ragazza di Palazzolo», non ci vuole ancora credere mentre scava nei ricordi.

«L’ho avuta per tutti e tre gli anni. Le insegnavo italiano, storia e geografia. In terza, come alcune coetanee, aveva iniziato a truccarsi per sembrare più grande, ma in realtà cercava sempre l’appoggio degli adulti, il loro sostegno». Aveva lasciato una traccia del suo passaggio alla Croci, anche i professori delle altre sezioni non avevano scordato il suo nome. «E quante ore aveva trascorso in presidenza — continua Domenico Ruga, vicepreside —. Ma non per aver qualche guaio. Veniva a chiacchierare, le piaceva confrontarsi, confidarsi».

di E.A e Si.Ba.