Paderno Dugnano, 10 maggio 2014 - «Giù le mani dalla collinetta». Così il comitato per l’interramento della Rho Monza ha accolto i tecnici di Serravalle arrivati per l’esproprio dell’area comunale divenuta simbolo della protesta. Un centinaio i cittadini che si sono riuniti dalla prima mattina in via Cesare Battisti per far sentire la loro voce e non permettere ai tecnici di lavorare. E infatti se ne sono andati nel giro di pochi minuti. «Sono arrivati qui molto presto - ha spiegato Pino Calvano del Comitato - ma come promesso c’eravamo noi ad attenderli e ad invitarli ad andare via. Quest’opera non è gradita dalla città e le nostre voci, sempre pacifiche ma decise, non si fermeranno e non permetteranno loro di espropriare l’area».

I cittadini hanno poi simbolicamente stracciato i volantini distribuiti nelle scorse settimane da Serravalle. «La riqualificazione della Rho-Monza, che prevede in un tratto padernese l’accostamento di 14 corsie a cielo aperto - spiega Luigi Lunardi, tra i cittadini presenti - non è mai piaciuta alla città e unanime è sempre stata la critica all’opera da parte della politica locale». «Abbiamo stracciato le loro bugie», continua Calvano che ha poi indossato un lungo naso da Pinocchio per ironizzare sulle «verità raccontate da Serravalle». 


Il prossimo appuntamento con gli espropri sarà il 14 maggio. «Saremo pronti anche il 14 e in ogni momento», avverte. Accanto al comitato anche i candidati sindaco del Partito Democratico, Antonella Caniato, e del Movimento Cinque Stelle, Emiliano Abbati. Con lui anche qualche deputato del movimento e il consigliere regionale Silvana Carcano. Intanto, il comitato ha scritto al Tar che dovrà valutare il ricorso presentato dai cittadini per fermare il progetto. «Un progetto che nasce nel 2006 non può costituire nel 2014 - si legge nel documento - un’urgenza improrogabile». Per il 20 maggio, infine, è stata fissata l’udienza per il ricorso avanzato dall’azienda Sforzin Illuminazione, parte dei cui terreni è destinata all’esproprio.