Paderno Dugnano, 13 maggio 2014 - «No alla Rho-Monza: bloccata con ricorso. Grazie Lega!», così recita un manifesto, appeso in città, al centro delle polemiche. Da una parte del campo c’è il comitato per l’interramento, infuriato perché «in un momento cruciale per la vicenda Rho-Monza, a un passo dal possibile avvio dei cantieri e con gli espropri in atto, si fa speculazione elettorale», dall’altro il Carroccio, con il vicesindaco Gianluca Bogani che difende l’operato suo e del centrodestra: «Grazie al no alle conferenze di servizio, due ricorsi e l’impegno con i cittadini e gli altri Comuni hanno permesso di arrivare al 2014 senza cantieri». Al centro poi, le ultime dichiarazioni del governatore Roberto Maroni, che pungola il Governo per dare il via all’autostrada.


«Non è stata accolta la sospensiva dei lavori – tuona il comitato - l’udienza per la discussione del ricorso è stata rinviata al 2015. Allo stato attuale Serravalle non è stata fermata dal tribunale e sta procedendo nell’acquisizione delle aree. Chiediamo alla Lega, e in particolare al vicesindaco, a cui riconosciamo l’impegno a favore dell’interramento, di rettificare il messaggio contenuto nel manifesto elettorale».

Toni tesi domenica sotto il gazebo padano. «È il comitato che provoca e sta facendo campagna elettorale, con i suoi esponenti candidati nel centrosinistra – ribatte Bogani -. Quando siamo arrivati, nel 2009, si diceva che i cantieri stavano per partire, restituiamo una città senza Rho-Monza: è questo il senso del manifesto. C’è un ricorso pendente, qualora arrivino le ruspe chiederemo subito la sospensiva». E a Maroni che dire? «Mancano 350 giorni a Expo, non ci sono i tempi. Si sta giocando ancora a scarica barile. Maroni dimostri di essere un presidente serio e non in mano ai poteri che vogliono quest’opera per far cassa. Sta di fatto che a lui, a Podestà e Cattaneo abbiamo potuto dire in faccia quello che pensavamo, mentre nessuno a Roma, da Letta a Renzi, ha mai chiesto a Paderno cosa ne pensasse».