
La passerella vietata ai diversamente abili
Sesto San Giovanni (Milano), 29 agosto 2016 - Come si dice, il diavolo si nasconde nei dettagli. E per Sesto San Giovanni il diavolo sono le barriere architettoniche. Il Comune è da tempo impegnato in una doverosa, e forse un po’ tardiva, battaglia per l’abbattimento di tutte le barriere architettoniche. La Giunta del sindaco Monica Chittò ha persino stanziato un finanziamento straordinario da 250mila euro nell’ultimo bilancio per tagliare corto e intervenire in modo sistematico sui punti più delicati per la mobilità delle persone con disabilità e mobilità ridotta.
Eppure per due volte negli ultimi mesi l’amministrazione comunale è stata al centro di casi di dimenticanza davvero imbarazzanti. L’ultimo riguarda un vialetto costruito nel giardino pubblico di via XXIV Maggio. Una striscia in mattoncini verdi realizzata nel centro di un prato per rendere più agevole il passaggio dei pedoni che altrimenti erano costretti a tagliare sull’erba o a compiere un lungo giro intorno al giardino. Il vialetto è stato realizzato prontamente, ma chi lo ha costruito si è dimenticato di dotarlo degli scivoli d’ingresso e uscita. Si dirà, poca cosa un gradino alto poco più di 10 centimetri. Ma per una città che vuole vivere con orgoglio la sua dimensione senza barriere si tratta di una dimenticanza che davvero non fa onore.
Sebbene l’opera fosse in carico all’assessorato all’Ambiente, l’assessore alle Opere pubbliche Mauro Bernardi – che con la sua lista dei Democratici per il Cambiamento è stato il promotore del progetto di abbattimento totale delle barriere – spiega l’accaduto un po’ imbarazzato: «Si tratta di un lavoro non svolto dal nostro ufficio, anche se questo non ci giustifica. L’opera è stata realizzata da un’impresa che per alcuni mesi aveva occupato il giardino per alcuni cantieri e che ha ricompensato l’occupazione del suolo pubblico con questo vialetto. Siamo già intervenuti per farlo completare con gli scivoli».
Già nei mesi scorsi l’amministrazione era finita al centro delle polemiche per aver promosso il progetto di riqualificazione della stazione di piazza Primo Maggio, dimenticando di far eseguire lavori di abbattimento delle barriere architettoniche. Ancora oggi alcuni binari della stazione di Sesto non sono raggiungibili dai disabili. La scelta del Comune è stata quella di attendere la realizzazione della nuova stazione, oggi solo annunciata.