LAURA LANA
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Sesto, divieto di botti e petardi di Capodanno

L'ordinanza comunale accoglie le richieste della Leidaa per la protezione degli animali domestici. Multe da 500 euro

Botti di Capodanno

Botti di Capodanno

Sesto San Giovanni (Milano), 22 dicembre 2016 - Anche quest'anno il Comune ha emesso un’ordinanza per limitare l'utilizzo di botti, petardi e fuochi artificiali durante le feste. "Capiamo e condividiamo la voglia di festeggiare la fine dell'anno e l'inizio di quello nuovo – ha commentato il sindaco Monica Chittò – ma siamo convinti si possa farlo con attenzione e rispetto nei confronti di tutti. I botti di Capodanno rappresentano un potenziale pericolo per i bambini e una vera e propria tortura nei confronti dei nostri animali domestici che, oltre alla pressione psicologica del rumore, spesso sono sottoposti al pericolo dei petardi inesplosi che si trovano per strada la mattina successiva".

L'amministrazione ha accolto la campagna "Salviamoli dai botti", promossa dalla sezione sestese della Leidaa, la Lega italiana difesa animali e ambiente. "I divieti da soli servono a poco, se non sono accompagnati da una consapevolezza diffusa e condivisa sui pericoli che l'uso dei botti può provocare. Ed è per questo che apprezziamo e condividiamo quello che fa la Lega – ha concluso Chittò -. Con la speranza che i festeggiamenti siano condivisi con le persone vicine, senza dover esprimere la propria gioia in maniera eccessiva e smodata".

In questi giorni la Leidaa è stata presente in città con banchetti informativi. "Chiediamo il massimo della sanzione prevista pari a 500 euro per i trasgressori e la rimozione dei petardi inesplosi la mattina dell'1 gennaio – ha sottolineato la Lega -. Il problema è di tipo culturale e i divieti possono servire fino a un certo punto. Per questo abbiamo deciso di promuovere la nostra campagna sia sul web sia attraverso azioni sul territorio per informare i cittadini affinché quest'anno alla mezzanotte invece di accendere un petardo possano pensare che il non farlo salverà un animale dal panico, dal ferimento o addirittura dalla morte".