Sesto San Giovanni (Milano), 5 luglio 2017 - Un concorso su scala nazionale, con la partnership del Consiglio nazionale degli architetti, per disegnare il primo edificio di edilizia residenziale convenzionata, che sorgerà sulle aree Falck. «L’equazione è semplice: qualità architettonica porta a qualità di vita per i futuri abitanti del nuovo quartiere di Sesto - spiega Carlo Masseroli, direttore generale della società Milanosesto, proprietaria delle ex acciaierie -. Questo edificio non sarà un’isola ma un tassello di un comprensorio più ampio. A 4 minuti di distanza, ci saranno un hub scientifico e tecnologico, 450mila metri quadri di parco urbano, più grande del Sempione, due istituti di ricerca e cura, metropolitana e treno e l’università Bicocca». La nuova palazzina nascerà su una superficie di 13.500 metri quadrati, con 5mila di parcheggi interrati e un investimento di Milanosesto di oltre 19 milioni di euro.
«Siamo nel cuore dell’intera trasformazione delle aree Falck - sottolinea l’architetto Susanna Scarabicchi, ex braccio destro di Renzo Piano e fondatrice di Studio Tectoo -. Siamo nel comparto Unione, nel lato superiore di viale Italia, vicino alla stazione a ponte che andrà a ricucire la città. Venerdì sarà pubblicato il bando: come base del concorso ci saranno degli elaborati sui volumi e le masse di questo nuovo elemento».
Due fasi di gara, per attrarre le eccellenze made in Italy della progettazione. Il 15 ottobre è prevista la prima seduta pubblica della giuria, presieduta dal patron di Milanosesto Davide Bizzi e formata da Alberto Ferlenga (Rettore dell’Università Iuav di Venezia), David Lorente Ibanez (architetto cofondatore di Studio Harquitectes), Gianluca Peluffo (architetto fondatore di 5+1 AA architectures) e Susanna Scarabicchi. Il 27 ottobre, a Padova, ci sarà la proclamazione dei vincitori della prima tranche della gara: saranno selezionate 15 proposte e 5 passeranno alla fase finale che si aprirà l’1 dicembre per arrivare alla graduatoria il 31 marzo 2018. All’autore della proposta migliore sarà affidato l’incarico per le successive fasi progettuali architettoniche, strutturali e impiantistiche, la direzione artistica dell’opera oltre a un montepremi di 950mila euro complessivi. «È impensabile lavorare gratuitamente. Per questo abbiamo chiesto un compenso dell’80% anche per i primi 5 finalisti, per un importo complessivo di 100mila euro - annuncia Giuseppe Cappochin, presidente del Consiglio nazionale degli architetti -. Solo in questo modo possono esprimersi le migliori professionalità. Dobbiamo fuggire dalle logiche dei compensi non equi e dei massimi ribassi, perché in questo modo si mette a rischio la qualità».
Da Sesto Cappochin guarda altrove. «Abbiamo avuto massima collaborazione e accettazione delle nostre richieste da parte di Milanosesto. Auspichiamo che questo bando tipo diventi un modello di riferimento non solo per le altre progettazioni sulle ex Falck, ma per le grandi opere di tutta l’Italia. Anche nel settore pubblico. La qualità architettonica degli interventi deve essere vista come un volano dell’economia di questo Paese».