Uccise un connazionale, preso dopo 13 anni latitante albanese / VIDEO

Sesto, arrestato dalla Finanza nel centro di Piacenza. Nella perquisizione trovati 12 chili di droga, armi, merce rubata e documenti falsi

Gli oggetti sequestrati al latitante albanese

Sesto San Giovanni (Milano), 17 febbario 2017 - Era latitante da 13 anni, da quando cioè era stato condannato dal tribunale di Milano per l'omicidio di un connazionale avvenuto a Sesto San Giovanni. La Guardia di Finanza di Piacenza ha messo fine alla sua fuga grazie a un controllo stradale: è così finito in manette un pericoloso criminale albanese di 42 anni, che nel frattempo non aveva rinunciato alla "carriera criminale". Durante la perquisizione nella sua casa le Fiamme Gialle hanno infatti trovato di tutto: droga, armi, refurtiva.

I finanzieri lo hanno fermato l'altra sera in pieno centro a Piacenza: era alla guida di un'auto di grossa cilindrata. I documenti che ha mostrato sono risultati falsi. Portato in caserma, grazie alle impronte digitali, è emersa la sua vera identità. È scattata quindi immediatamente la perquisizione nella sua abitazione alle porte della città. Nascosti in alcuni barili e borsoni sono stati trovati due chili e mezzo di cocaina e dieci chili di marijuana, per un valore commerciale di 700mila euro.

Ma non è tutto: nello scantinato è stata trovata anche una grande quantità di merce rubata, elettrodomestici, ma anche pneumatici e abbigliamento griffato, per un valore di circa 100mila euro. Inoltre aveva delle armi: due pistole, tre caricatori e relative munizioni (circa 150 cartucce) nonché cinque giubbotti antiproiettile, passaporti, carte d'identità, patenti di guida e certificati anagrafici falsi, numerosi cellulari e sim card e uno strumento per la lettura delle carte di credito. Trovata anche 4 scatole di lidocaina cloridrato, un potente anestetico utilizzato per narcotizzare le vittime dei furti all'interno di abitazioni. 

Il criminale risulta impiegato in una ditta di autotrasporti piacentina. Sull'uomo pende una condanna a 12 anni di reclusione, per l'omicidio di un connazionale avvenuto a Sesto San Giovanni e seguito dalla distruzione e occultamento del cadavere, oltre che per il reato di sfruttamento della prostituzione.