STEFANIA TOTARO
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Paderno, furbetti del cartellino: scena muta davanti al gip

Si avvale della facoltà di non rispondere il dipendente comunale ai domiciliari

Uno dei filmati della polizia locale che incastra i furbetti

Uno dei filmati della polizia locale che incastra i furbetti

Paderno Dugnano (Milano), 15 Febbraio 2017 - Si è avvalso della facoltà di non rispondere all'interrogatorio di garanzia davanti al gip del Tribunale di Monza e resta agli arresti domiciliari Fabrizio T., 45enne, con vecchio precedente penale per violenza sessuale, l'impiegato del settore Ambiente del Comune di Paderno Dugnano che timbrava il cartellino e poi, quasi quotidianamente, usciva e usava il furgone di servizio per recarsi a tre chilometri, due volte al giorno, a fare pascolare i suoi bovini, di cui vendeva latte e derivati in un'attività lavorativa parallela per cui aveva persino ottenuto la partita Iva.

L'impiegato è uno dei tre dipendenti colpiti da misura cautelare nell'ambito di un'inchiesta della Procura di Monza, eseguita dalla polizia locale di Paderno Dugnano, per truffa aggravata ai danni dell'amministrazione pubblica, peculato e falso nelle attestazioni di presenza in servizio. Per i due operai del settore manutenzione, che a loro volta timbravano il cartellino e poi uscivano per recarsi uno a fare le visite mediche e l'altro al bar a fare colazione e leggere il giornale, è scattato l'obbligo di firma plurisettimanale dai carabinieri.