Paderno Dugnano (Milano), 7 febbraio 2018 – Questa volta è stato lo sversamento di quasi mille litri di un impianto di una azienda grafica di Senna Comasco a colorare le acque sempre più inquinate del Fiume Seveso. A pochi giorni da un ennesimo episodio che aveva cambiato la colorazione del fiume in rosso, ieri mattina tanti abitanti del Nord Milano si sono trovati a fare i conti con un fiume di colore blu cobalto, intenso e opaco. Insomma innaturale. Dopo il guasto, il colorante reattivo di colore blu sarebbe stato riversato nel cortile e da lì nelle fogne e per finire nel corso d'acqua, in un tratto del comasco che precede il depuratore di Carimate.
La situazione è molto grave. Già martedì le acque si erano colorate di blu nella zona del Nord del Seveso. Questa mattina l'inquinante si è spostato più a Sud, allarmando e incuriosendo i cittadini di Paderno Dugnano, Cusano Milanino e Bresso. L'impianto di depurazione ha ricevuto le acque inquinante ma è riuscito solamente in parte a mitigare gli effetti delle sostanze. Sono intervenuti anche i tecnici dell'Arpa che hanno eseguito dei prelievi per verificare le caratteristiche e le quantità degli inquinanti.
Questo episodio torna a mettere sotto accusa il progetto per la realizzazione della vasca di laminazione del Seveso, in programma nel Parco Nord, al confine tra Bresso e Milano. “Come si può pensare di costruire una vasca in una zona naturalistica, accanto a delle abitazioni se non si è in grado di garantire che le acque del fiume non siano attaccate da scarichi abusivi altamente inquinanti?”, domanda provocatoriamente il sindaco di Bresso Ugo Vecchiarelli che si batte per impedire la realizzazione del progetto