ROSARIO PALAZZOLO
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Giovane strangolata a Cusano, per tutti l'ex fidanzato era lo "spaccone"

Davide Perseo, in carcere con l'accusa di aver ucciso Liliana Mimou, è molto conosciuto in città: viene definito una testa calda, rissoso e con una vita sempre al limite

Davide Perseo scortato fuori dalla caserma

Davide Perseo scortato fuori dalla caserma

Cusano Milanino (Milano), 12 aprile 2016 - In città viene chiamato "lo spaccone" perché ovunque arrivava, Davide cercava di dettare legge con la sua indole forte e a tratti rissosa. A Cusano Milanino, Davide Perseo è molto conosciuto, soprattuto dalle forze dell’ordine che negli ultimi anni più volte sono state chiamate a mettere riparo alle sue "spacconerie". Non un balordo o un delinquente, ma una testa calda che ama vivere sempre sulle montagne russe. Da domenica sera si trova ricoverato in stato di choc nell’infermeria del carcere di Monza a riflettere su quella che, se confermata dalle prove, potrebbe essere la sua ultima "spacconata". Davide è accusato di essere l’autore dell’omicidio di Liliana Mimou, la sua ex fidanzata, una limbiatese di 26 anni, che avrebbe ucciso in modo efferato, stringendole attorno al collo un elastico da portapacchi mentre si trovavano sull’auto della donna, parcheggiati davanti al cimitero di Cusano. Un delitto passionale secondo l’accusa. Un omicidio d’impeto che parrebbe determinato da quel folle istinto alla violenza che a quanto pare Davide aveva eletto a suo modo di essere. Chi lo conosce lo descrive come un attaccabrighe. Rissoso al punto che più di una volta il sabato notte sarebbe rientrato a casa con i segni di una scazzottata. Del resto i frequenti litigi con Liliana sono stati più volte testimoniati sia negli ambienti familiari sia in quelli lavorativi. A quanto pare il loro rapporto era naufragato qualche tempo fa proprio in seguito alle continue scenate e alle discussioni che rischiavano di trasformarsi in scontri fisici.

La titolare del negozio di parrucchiera, nel quale Liliana aveva lavorato fino a qualche mese fa, ha raccontato che nel marzo del 2015 la giovane aveva chiesto aiuto alle forze dell’ordine proprio in seguito a una scenata dell’uomo. E almeno un altro intervento delle forze dell’ordine per una lite tra i due risulta anche a Cusano Milanino. Negli ultimi mesi Davide aveva trovato lavoro come autotrasportatore. E proprio a un collega si sarebbe rivolto per chiedere aiuto domenica mattina, prima di tentare il suicidio imbottendosi di barbiturici e ferendosi ai polsi, senza risultato. Domenica pomeriggio Davide è stato sentito a lungo dagli investigatori della Compagnia dei carabinieri di Sesto e dal pubblico ministero Emma Gambardella, che solamente in serata ha disposto il fermo (domani è in programma l'udienza per la convalida). Ma Davide non ha mai confessato l’omicidio. Le accuse contro di lui sono circoscritte a un quadro indiziario che comunque gli inquirenti ritengono piuttosto solido e ricco. Non si deve dimenticare che Liliana è stata uccisa in un parcheggio di via Pedretti, a circa 500 metri di distanza dalla casa in cui Perseo vive. E non avrebbe spiegazione nemmeno il suo tentativo di suicidio, inscenato proprio mentre i carabinieri eseguivano i rilievi sul corpo della sua ex.