SIMONA BALLATORE
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Paderno, telecamere anti infortuni? La Fim cauta, la Fiom le boccia

Dopo l'incidente alla Eco-Bat che è costato la gamba a un lavoratore esterno, si apre il dibattito. L'azienda, che per i dipendenti è attenta al tema sicurezza, propone le videocamere come risposta. Ma i sindacati frenano

I cancelli esterni dell'azienda dove si lavorano leghe e metalli

I cancelli esterni dell'azienda dove si lavorano leghe e metalli

Paderno Dugnano (Milano), 28 settembre 2015 - "Telecamere per prevenire gli infortuni? Ma anche no, serve altro”. Dopo l’ultimo incidente sul lavoro alla Eco-Bat, costato una gamba a un dipendente di una cooperativa esterna, si continua a parlare di sicurezza nell’azienda di Paderno Dugnano, specializzata nella lavorazione di leghe e nel recupero di piombo dalle batterie esauste. A tornare sulla vicenda, su cui indaga la polizia locale, è la Fiom-Cgil. Giovedì il grave infortunio: secondo le prime ricostruzioni M.U., cingalese di 35 anni, dipendente della cooperativa che ha in appalto il magazzino della Eco-Bat, aveva appena controllato la merce che avrebbe poi dovuto caricare quando, mentre si stava allontanando, è stato travolto da una pila di panetti di piombo che hanno schiacciato la sua gamba sinistra. Nonostante sia stato operato d’urgenza all’ospedale Niguarda di Milano, l’uomo ha perso l’arto.

Sull’esatta dinamica dell’incidente sono in corso accertamenti, resta il fatto che il lavoratore era solo in magazzino e che l’incidente è avvenuto a nove mesi di distanza dalla tragica morte di un operaio”, sottolinea la Fiom in una nota, ricordando Giuseppe Paletta, 51enne di Palazzolo, scomparso in un pomeriggio di gennaio perché rimasto schiacciato tra un muro e una siviera. La ditta di via Beccaria – confermano gli operai – è molto attenta al tema della sicurezza, e promuove anche corsi di formazione ad hoc, ma qualcosa giovedì non ha funzionato e i dipendenti non riescono a capacitarsi di quanto successo. 

“Nel mese di giugno, a detta dell’azienda per prevenire incidenti, l’impresa ha inoltrato alla direzione provinciale del lavoro la richiesta per installare delle telecamere nel reparto dove il 28 gennaio era avvenuto l’incidente mortale. Abbiamo chiesto alla Dpl di non accogliere la richiesta, sottolineando il fatto che una telecamera può registrare quel che accade in un’area, non salvaguardare la salute e la sicurezza dei lavoratori - ribattono dalla segreteria della Fiom -. Noi ribadiamo che la Eco-Bat è una fabbrica con lavorazioni ad alto rischio e che un’impresa che vuole davvero investire per evitare incidenti debba fare ben altro che piazzare impianti di videosorveglianza”.

Anche dalla Fim-Cisl l’idea delle telecamere desta perplessità. “Siamo favorevoli alla loro installazione solo laddove sono frutto di un accordo sindacale – spiega il delegato Agostino Casati -. Certo non è la soluzione. Per prevenire gli infortuni sul lavoro, oltre alla formazione bisogna studiare l’organizzazione del lavoro e capire le modifiche da apportare”.