Laura Lana
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A Sesto gli sfrattati dormono in piazza per tre notti

Largo Lamarmora occupato fino a lunedì da famiglie e single

L’Unione Inquilini e il Comitato per il diritto alla casa non abbassano il tiro

Sesto San Giovanni (Milano), 20 giugno 2015 -  Tutte le famiglie con lo sfratto sulle spalle o che hanno un tetto soltanto provvisorio sono arrivate in largo Lamarmora alle 18,30. Un concentramento di persone che è rimasto fino a mezzanotte per chiedere all’amministrazione comunale l’assegnazione delle case popolari.

"Saremo qui anche tutto sabato e tutta domenica. Anche la notte". Un presidio iniziato ieri sera, che durerà ininterrottamente fino a lunedì all’alba. Dopo l’interruzione di Consigli comunali, volantinaggi, cortei, striscioni, l’Unione Inquilini e il Comitato per il diritto alla Casa non abbassano il tiro e continuano a mantenere alta l’attenzione su un fenomeno ormai già esploso, che solo in questi mesi vedrà l’esecuzione di cento sfratti. Alcuni ci sono già stati, altri hanno ottenuto una proroga, altri ancora sono in programma nei prossimi giorni. Hotel pieni per Expo – a sentire gli albergatori e lo stesso municipio – sublocazioni bloccate, zero risorse in più da stanziare.

In questi mesi a fare da cuscinetto ci ha pensato il sindacato, ma ormai non basta. "Servono interventi capaci di affrontare l’emergenza e azioni di più lungo respiro, da attuare con strumenti adeguati – spiega l’Unione Inquilini – Chiediamo all’amministrazione di considerare le strutture pubbliche inutilizzate e le strutture private in disuso". Questo per tamponare subito le emergenze. Poi serve un programma strutturale. "Bisogna superare la precarietà con un Piano casa, che parta dalle risorse disponibili secondo una graduatoria di priorità e che si ponga l’obiettivo di cercare risorse con vertenze specifiche nei confronti della Regione e del Governo".

Comitati e sindacato chiedono al Comune "scelte coraggiose, che abbiano l’obiettivo di risolvere il problema e non di mascherare la drammaticità della situazione". Perché il diritto alla casa dev’essere garantito a tutti, "a chi ha lo sfratto perché non riesce a pagare l’affitto, a chi ha bisogno di una casa senza barriere architettoniche".

In queste settimane l’Unione Inquilini è stata presente a tutte le esecuzioni, organizzando picchetti e presidi e andando più volte in piazza della Resistenza. In questi ultimi giorni ha anche distribuito una lettera aperta ai piccoli proprietari di case in difficoltà perché non solo non percepiscono l’affitto mensile ma si trovano a dover far fronte direttamente alle spese che l’inquilino non è più in grado di sostenere.

"Diciamo no alla guerra tra poveri. La nuova normativa sulla morosità incolpevole prevede che il proprietario possa riceve dall’ente fino a 8mila euro, se decide di stipulare un nuovo contratto con l’inquilino moroso o di concordare un percorso di sfratto condiviso. Invitiamo così tutti i piccoli proprietari a rivolgersi all’Ufficio Casa del Comune o al sindacato di via Marx".