REDAZIONE SONDRIO

Il sindaco Molteni: "Lasciateci gestire i soldi delle acque"

Chiudere la partita del demanio idrico in Regione una volta per tutte, per presentarsi uniti a Roma. Obiettivo ultimo dell’approvazione quasi unanime, da parte del Consiglio comunale di Sondrio, dell’ordine del giorno sul tema Gestione di centrali e dighe e relativi proventi di CAMILLA MARTINA

Il sindaco Alcide Molteni

Sondrio, 4 marzo 2016 - Chiudere la partita del demanio idrico in Regione una volta per tutte, per presentarsi uniti a Roma. Obiettivo ultimo dell’approvazione quasi unanime, da parte del Consiglio comunale di Sondrio, dell’ordine del giorno sul tema Gestione di centrali e dighe e relativi proventi. Come spiega il sindaco del capoluogo Alcide Molteni, l’obiettivo era modificare un articolo presente nell’odg della Provincia di Sondrio, giudicato troppo debole e non del tutto realistico, ribadendo quanto precedentemente inserito nella Carta di Chiavenna e di far valere le specificità, le forze e i diritti legati al riconoscimento di territorio interamente montano (la cosiddetta legge Delrio): «Vogliamo mantenere sul territorio i proventi che derivano dallo sfruttamento delle acque – spiega Molteni –. A nostro avviso, il documento che parte dall’Amministrazione provinciale è un po’ debole e contiene un punto non realistico, dove viene indicato che la gestione di centrali e dighe sia attribuita agli enti locali della provincia. È invece più corretto affermare che vengano conferite agli enti locali della provincia le funzioni amministrative per la gestione del demanio idrico, compresa la determinazione dei canoni di concessione e l’introito dei relativi proventi che gli enti sono tenuti a utilizzare nel totale interesse del territorio, esattamente quello che abbiamo esplicitato nell’articolo approvato in Consiglio».

Un presupposto legato al riconoscimento della specificità montana della provincia e al riconoscimento di particolari forme di autonomie che, in sede di Consiglio comunale, è stato approvato con la richiesta di inserimento nel progetto di legge. L’acqua rappresenta un grande patrimonio per il territorio e per il suo sviluppo economico: «Dalle risorse del demanio può derivare anche un riordino territoriale – aggiunge –. Il presidente della Provincia Luca Della Bitta ha fatto riferimento all’eliminazione delle Comunità Montane e alla fusione dei Comuni. Se la decisione arrivasse dall’alto ci troveremo in difficoltà, soprattutto per le risorse». Con l’approvazione dell’odg, il Comune di Sondrio non ha fatto altro che riaffermare quanto già contenuto nella Carta di Chiavenna, successivamente disatteso dalla Regione: «Lo stiamo ribadendo, rivendicando ciò ci spetta in qualità di territorio interamente montano. Solo così saremo più forti e al riparo da qualsiasi rischio», conclude il sindaco. L’odg verrà inoltrato a tutti i Comuni della Provincia.