Sondrio, 19 maggio 2011 - Conferenza stampa di presentazione ieri a palazzo Muzio, sede dell’amministrazione provinciale, per le due tappe valtellinesi 2011 del Giro d’Italia. La giornata ha riportato l’attenzione sul valore promozionale e di simbolo della corsa rosa in Valle. Richiamo per il turismo internazionale, tradizione che celebra le qualità geografiche e morfologiche del territorio, per una corsa che anima le strade.
«Se il Giro d’Italia è leggenda - ha commentato in una nota il direttore della corsa, il giornalista Angelo Zomegnan - il passaggio in Valtellina ne è il rito principale. Un “fil-rose” - ha aggiunto - unisce la vostra terra al racconto sportivo dell’evento, come un legame che si rinnova e “riannoda” ogni anno». Il Giro fa due volte visita alla nostra Valle.
Arriva a Tirano, riparte da Morbegno nei giorni centrali della settimana conclusiva.
Per Tirano ha parlato l’assessore cittadino allo Sport Francesco Saligari: «La morfologia dei nostri luoghi - ha precisato - ci dota di una predisposizione naturale per accogliere il turismo e dare risalto al ciclismo». Tirano che mette a disposizione i suoi passi. Quest’anno la corsa omaggia un’altra volta Aprica. Saluta col transito dalle strade camune le pendici del Mortirolo. Per Morbegno è intervenuto l’assessore allo Sport e turismo Mauro Monti: « Una partenza di tappa è un gran momento - ha osservato - consente di avere un punto di vista privilegiato sulla carovana. Tutta la corsa prende vita, ci sono le operazioni di preparazione, si vedono i corridori da vicino: l’esperimento in passato si è rivelato più che positivo, e insieme alla Cm, abbiamo deciso di ripetere l’esperienza. Morbegno c’è». Messi in risalto gli aspetti di positivo consuntivo economico.
Giro che crea indotto, con un pubblico in movimento al seguito della corsa, che supera per numero «ogni più rosea aspettativa». Poi l’intervento di Marco Bonat, per la Camera di commercio. «Siamo partner tradizionali dell’operazione “Giro in Valle - ha ricordato - insieme all’amministrazione provinciale, abbiamo conseguito gli anni scorsi risultati eccellenti. I commercianti si attivano, anche questa volta verranno proposte le “vetrine in rosa”, e si è al centro dell’attenzione sia di un pubblico entusiasta, sia delle televisioni e dei telespettatori internazionali».
Franco Imperial, presidente della Cm di Tirano, ha ringraziato tra l’altro il sindaco di Sondrio, per avere ceduto il passo consentendo alla città aduana di subentrare nell’accogliere la 17ª tappa. Ricordiamo che Sondrio era in “pool” nella pianificazione di arrivi e partenze. Ruolo poi ceduto a fronte di difficoltà logistiche. «Tirano - ha sottolineato Imperial - è un crocevia delle Alpi, la tappa parlerà di Aprica, del Bernina». Cristina Ferrè, assessore della comunità montana di Morbegno, ha posto l’accento sui valori che corrono insieme alla gara a tappe. «Evento sportivo e di valore internazionale, che agevola l’aggregazione; sport che distingue i valori di gruppo, appuntamento che stagione dopo stagione veicola una importante crescita personale negli interpreti, e anche una manifestazione, che proprio nell’anno del 150° dell’Unità di Italia, porta un senso di appartenenza alla nazione».
Per il Bim, era presente il sindaco Fernando Baruffi. «Porto i saluti del presidente Carla Cioccareli - ha spiegato - noi non manchiamo mai quando si tratta di valorizzare il territorio». Infine Massimo Sertori, presidente dell’amministrazione provinciale, ha ribadito l’importanza di tenere ogni anno la corsa rosa in Valle. «E’ un evento internazionale e della Valtellina: oltre la funzione di traino, noi siamo visibili e uniti alla grande corsa. Che è anche valtellinese, costruisce la propria identità e pagine importanti della propria storia sulle nostre montagne e tra la gente. Coinvolgendo la cittadinanza, la passione popolare, e quindi diventa anche anima del nostro territorio».
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