Albosaggia, 23 settembre 2012 - «Una bella giornata davvero, con un bel sole. Sono venuto in Valtellina per il matrimonio di mia nipote Lucia Formigoni, figlia di mio fratello. Ha sposato a Triangia un ragazzo valtellinese, Matteo Azzalini, residente nella frazione collinare di Sondrio. Ora andranno a vivere a Suello, nel Lecchese».
Il presidente Pdl della regione Lombardia, Roberto Formigoni, lo abbiamo incontrato ieri attorno alle 17 mentre lasciava l’hotel-ristorante «Campelli» di Albosaggia, dove ha preso parte al banchetto di nozze. Aperitivo con gli immancabili sciatt, poi un ricco pranzo a base di pesce e grigliata di carne. Questi e altri i piatti, secondo quanto riferito da alcuni ospiti, preparati dai cuochi dello staff del titolare Aurelio Paruscio, a un certo punto immortalato sul terrazzino del rinomato albergo valtellinese con accanto il governatore lombardo. All’uscita, prima di salire sull’auto con la scorta che lo riporterà a Milano, due battute con il cronista sui temi «caldi» dell’attualità politico-economica.
Poche parole sul caso-Lazio. «Nell’ipotesi di dimissioni di Polverini, rischio contagio alla Lombardia ha detto Berlusconi», chiediamo. La replica: «Silvio ha già smentito d’avere fatto una simile affermazione. Ma guardiamo avanti. I partiti cambino a tutti i costi la legge elettorale riconsegnando agli italiani la possibilità di scegliere il proprio deputato, il proprio senatore col voto di preferenza. La mia scelta va decisamente al voto di preferenza che è l’unico modo vero per fare scegliere al cittadino e ristabilire il rapporto democratico e avere anche una possibilità di controllo sul suo operato».
«I partiti che si presentano alle prossime elezioni - ha sottolineato il governatore - facciano tesoro della lezione del governo tecnico. Bisogna tenere i conti in ordine, ma si aiutino le nostre imprese, soprattutto le medie-piccole, si dia sostegno alle famiglie. Bisogna abbassare le tasse. La mia proposta è di un nuovo patto sociale. Tutti devono lavorare di più, ma meno tasse e qualche soldo in più nelle tasche degli italiani: ciò serve anche a rilanciare i consumi, le aziende non possono vivere solo di esportazioni. Si devono rilanciare i consumi interni».
di Michele Pusterla
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