Tirano, 6 ottobre 2012 - Raffica di multe ingiuste, da oltre un anno, nella cassetta delle lettere del tiranese Massimo Sanvito, classe ‘61, apprezzato barista e titolare dell’unico Bocciodromo nella città aduana, sposato con due figli. Una missiva dopo l’altra di violazione alle norme del codice della strada a Roma, a distanza di sole poche settimane.
La prima giunta lo scorso dicembre, la multa risale al 24 settembre 2011 (di 87,88 euro). L’ultima, invece lo scorso primo ottobre. In totale ben 16 verbali datati: 20, 27, 28 ottobre 2011. E ancora 6 dicembre 2011. Ma anche 16, 23 febbraio 2012. E poi 1 marzo 2012, 5, 14 aprile 2012, il 3, 9, 26 maggio 2012. In oltre dieci missive cambiano orario e giorno, ma l’infrazione rilevata resta la medesima ovvero circolazione in corsia riservata ai mezzi pubblici «in Roma da piazzale Pio XI a piazzale Gregorio VII». La targa è la sua: CD010DD. Uguale anche l’auto: Volkswagen Touran blu chiaro.
L’assurdo è che il veicolo di Sanvito non è mai stato nella capitale «Io e la mia famiglia stiamo vivendo un incubo. Uno stress che ci getta nel pieno sconforto. Abbiamo deciso di rivolgere un appello tramite stampa per vedere se si riesce a smuovere qualcosa - si sfoga il barista tiranese -. Superata l’incredulità della prima lettera ho chiamato il numero romano riportato sul verbale. Ho digitato lo 060606, che corrisponde a Roma Capitale Dipartimento risorse economiche U.O.Contravvenzioni, spiegando il mio caso e mi è stato suggerito di inviare una dichiarazione di autotutela. Così ho fatto credendo di risolvere tutto e, invece, è iniziata una vera odissea».
«Non ho ricevuto risposte ma, ahimè, i verbali sono continuati ad arrivare - continua Sanvito-. Anche 2 nuovi da altri comandi romani (fra questi uno, datato 8 luglio 2012, per divieto di sosta in comune di Santa Marinella). E’ giunto anche un sollecito dal Prefetto romano per mancato pagamento». A quel punto Sanvito si rivolge ad un avvocato sondriese ed ai carabinieri tiranesi. «Sia l’avvocato che i carabinieri si stanno prodigando in mille modi per aiutarmi e li ringrazio. Stiamo cercando di trovare una soluzione. La mia macchina è sempre stata parcheggiata qui fuori, a Tirano.
Mi è stato detto possa trattarsi di un veicolo diplomatico. Che le lettere CD dell’inizio della mia targa possano essere state confuse con il CD di Corpo Diplomatico. La scritta dei veicoli diplomatici è di colore blu e non certo nera come invece è quella di un veicolo privato iscritto al Pra. Oppure vi è stata qualche svista nel riportare la targa. E’ un mistero».
di Gabriela Garbellini
© Riproduzione riservata