Sondrio, 12 novembre 2012 - «Mi chiede se sia possibile ipotizzare, fra non molto, una fusione fra il Credito Valtellinese e la Banca Popolare di Sondrio evidentemente finalizzata ad affrontare con più forza i mercati finanziari? Da parte nostra c’è disponibilità, ma per dialogare sul tema si deve essere in due. Non escludo che possano esserci, in futuro, valutazioni di questa natura».
La risposta è di Giovanni De Censi, presidente del Credito Valtellinese, relatore l’altra sera al Romantik Grand Hotel della Posta di Sondrio con il console Alberto Cabassi, originario di Tirano, per parlare all’intermeeting del Lions Club Tellino (presidente Emilia Girometta De Marzi) e Lions Club Bormio (guidato da Roberto Trecarichi) su «Due valtellinesi di successo a confronto».
«Torno da una settimana trascorsa in Giappone – ha sottolineato il dottor De Censi, affiancato dalla moglie – e là le banche si sono concentrate: sono solo 4, molto grosse, in grado di sviluppare importanti sinergie. Noi ancora resistiamo sul territorio, non per massimizzare il profitto: lo statuto, infatti, prevede che siamo - noi e la Bps - banche per il territorio, anche se poi qualcosa dobbiamo comunque pagare ai nostri soci. In ogni caso devo dire, senza ombra di dubbio, che Credito Valtellinese e Banca Popolare di Sondrio sono due banche solide, sane, di forte capacità di tenuta sul territorio dove operano. Ciò, non esclude che in un futuro, chissà, ci possano essere serie valutazioni per unire le nostre forze. Ma, ripeto, si tratta di valutazioni che dovranno essere fatte assieme».
Il presidente CreVal sulla crisi che attanaglia il Paese e non risparmia di certo la Valtellina, ha poi affermato: «La Valtellina, in questi giorni, ha da festeggiare il fatto di avere salvato i confini, ciò lo dobbiamo in particolare al presidente della Provincia Massimo Sertori. Ma la Provincia è un contenitore che va riempito. I valtellinesi sono troppo divisi, anche nell’offerta turistica da presentare sul mercato estero. La nostra realtà deve essere capace di vendersi unita, non spezzettata. Perché i valtellinesi sono gran lavoratori. Credo che la Valtellina stia soffrendo, sotto il profilo economico, in questi tempi. Ogni tanto dicono che le banche, in Valtellina, non danno aiuti economici, ma ci si dimentica che anche le banche sono in difficoltà se la rete imprenditoriale lo è: si pensi che ora in provincia di Sondrio si registra una media di 7 fallimenti al mese. Un dato che non ha bisogno di commenti».
Una delle emergenze del momento, è stato sottolineato nel corso dell’incontro dei Lions, presente il governatore Norberto Gualteroni, è la disoccupazione giovanile e, in proposito, De Censi ha annunciato una giornata di studio il 16 novembre a Lecco, promossa da Fondazione Carsana, di cui la banca valtellinese è socia.
di Michele Pusterla
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