MICHELE PUSTERLA
Economia

Allevamento: "Non si illudano più i giovani"

Claudio Speziale: "Una vita di rinunce e guadagni da fame"

Nella sua stalla Claudio Speziale, 56 anni

Nella sua stalla Claudio Speziale, 56 anni

Forcola (Sondrio), 27 dicembre 2016 - «Una politica miope fa credere ai giovani che l’agricoltura offra grandi possibilità di occupazione e guadagno. In realtà non è così, in particolare per quanto concerne il guadagno che è un lontano ricordo...». È amareggiato Claudio Speziale, 56 anni, da una vita allevatore di Forcola, e non contagiato dall’atmosfera natalizia.

«Dati alla mano - rincara la dose - prendiamo (chi come me consegna ad aziende di trasformazione come Parmalat) 33-34 centesimi al litro, quando il costo per produrre il latte è di 36-38 e sono ormai 20 anni che il comparto latte è in caduta libera. Negli 80 giorni che passo in alpeggio mi aiuta mia sorella Bruna, è lei che si occupa della lavorazione del latte, un aiuto prezioso. Ora mi pento amaramente di avere rinunciato, per questo lavoro, al mio sport preferito, il pugilato.E ripeto:basta illudere i giovani di una vita facile in agricoltura. È vero esattamente il contrario...».

«Da oltre 40 anni faccio l’allevatore - ricorda Speziale che ora ha 40 capi (30 da latte) - e si fa una vitaccia, per pareggiare il bilancio si fanno salti mortali. Alle mie bestie assicuro un’alimentazione totalmente naturale, come si faceva una volta: produco circa 900-1000 quintali di fieno all’anno da terreni miei e in affitto, poco lo acquisto in Valtellina. In alpeggio, sull’alpe Caldenno, tra i 1900 e i 2200 metri in territorio di Berbenno, si passa l’estate per il massimo benessere degli animali. Poi l’alimentazione è integrata da un piccolo concentrato di cereali e sali minerali che servono alla buona salute delle mucche, razza alpina e meticce, queste ultime un incrocio fra alpina e pezzata rossa. L’alimentazione sana garantisce ai miei bovini una vita di 12 e anche più anni. Ecco un altro motivo per il quale i miei formaggi, prodotti in alpeggio (2 al giorno per 80 giorni) vanno proprio a ruba, piacciono a residenti e turisti». Nell’attività è solo?

«Mio figlio Carlo 21enne, che ha studiato Agraria a Sondrio, talvolta mi dà una mano. Ma come faccio a consigliargli di seguirmi? Sveglia alle 5.30 e d’inverno si finisce alle 21, d’estate si lavora ancora di più. Si spera che le cose migliorino nel 2017 con la tracciabilità: sui cartocci e bottiglie andrà la scritta “latte italiano“ per orientare il consumatore, ma sarà sempre un settore che boccheggia, anche per i prezzi vergognosi delle vacche di fine carriera per il macello: pagate non più di 100 euro. Un tempo le famiglie della zona prenotavano un maialino e un vitellino per i fabbisogni familiari. Ora non più, tranne rare eccezioni. Quando va bene, a fare l’allevatore, si guadagna 1000 euro al mese, una paga inferiore a quella di un operaio. Si devono evitare specchietti per le allodole e lusinghe inutili...».