Milano, 29 ottobre 2012 - Oggi è il Renzi day in Lombardia. Il sindaco di Firenze brucerà le tappe con il suo camper per un pienone di incontri in vista delle primarie del Pd.
MORBEGNO NEL SEGNO DI VANONI - Si parte da Morbegno, dove il primo cittadino toscano ha tenuto un incontro pubblico in un auditorium. ''Ieri un alto dirigente del mio partito, di cui non farò il nome, ha detto: 'Renzi ci manca di rispetto, ha una forza distruttiva'. Non è così. Io gli ho solo detto che dopo 25 anni forse sarebbe stato il caso che si tirasse da parte. Noi siamo qui per cercare di portare in Italia la parola futuro. E non come ha fatto chi sino ad oggi ha governato che ha usato il futuro come discarica per buttarci dentro di tutto''.
''La crisi ha un inizio e una fine. Abbiamo un processo di trasformazione in corso e il governo Monti ha ridato credibilità su scala internazionale all'Italia, ovviamente non era molto difficile migliorare se consideriamo i personaggi che c'erano prima, come Calderoli e Borghezio'': lo ha detto Matteo Renzi nel suo intervento a Morbegno. ''Senza ovviamente polemiche con la Lega - ha aggiunto -, ma la Lega Nord ha fatto danni all'Italia, perche', innanzitutto ha pontificato su Roma ladrona, salvo poi arrivare nella capitale non trovarsi cosi' male, stando a quanto si legge sulle inchieste che riguardano la Lega Nord''.
Renzi avrebbe scelto Morbegno come omaggio al paese dove è nato Ezio Vanoni, ex ministro delle Finanze e padre della riforma che introdusse l'obbligo della dichiarazione dei redditi, un chiaro riferimento alle scelte della sua agenda politica. "Pagare tutti, per pagare meno. Certo che i successori di Vanoni della provincia di Sondrio non è che abbiano funzionato molto. C'e' in sala Tremonti che vuole intervenire?'': e' una delle battute fatte da Matteo Renzi, riferendosi all'ex ministro dell'economia, che è originario di Sondrio. "Non vi ho parlato di Berlusconi ma per me è importante parlare di futuro, quella di Berlusconi è stata una esperienza fallimentare, ma rispetto chi lo ha votato".
COMO: "PRIMARIE ANCHE IN LOMBARDIA" - Renzi ha definito "straordinario" il risultato del Movimento 5 Stelle in Sicilia durante la seconda tappa del suo Lombardia day a Como. "E' un ulteriore segno del bisogno di rinnovamento della politica. O capiamo i messaggi che ci mandano o e' un problema per tutti''.
Secondo Renzi, quello che è accaduto in Sicilia lo si può definire ''replicabile''. E ricollegandosi alle elezioni lombarde è convinto che il candidato presidente della Lombardia per il centrosinistra vada scelto con le primarie. ''Il centrosinistra - ha sottolineato - ha un calcio di rigore da battere in Lombardia. Il rigorista, uomo o donna, che andra' sul dischetto lo sceglieranno gli amici del Pd lombardo. Spero lo facciano scegliere ai cittadini lombardi attraverso le primarie''.
FIACCOLATA A MILANO, "PUNTO DI RIFERIMENTO" - A Milano è iniziata sotto Palazzo Lombardia la fiaccolata organizzata dai comitati per Matteo Renzi, in vista dell'incontro di stasera al teatro Dal Verme di Milano. I sei tedofori, tutti componenti dei comitati, hanno bruciato alcuni fogli con le scritte 'voto di scambio', 'corruzione', 'mafia' e 'lottizzazione' sotto il palazzo della Regione, chiaro riferimento al voto anticipato dopo l'inchiesta che ha portato all'arresto dell'ex assessore alla Casa, Domenico Zambetti. Con i corridori Giorgio Gori, braccio destro di Renzi in Lombardia. L'ultima parte della staffetta sarà coperta dal corridore olimpionico Simone Collio.
Al Teatro Dal Verme si forma una lunga coda lungo via San Giovanni sul Muro e l'organizzazione deve chiudere le porte venti minuti prima dell'inizio. La polizia alle 21.15 interviene per arginare la folla che premeva all'ingresso. A fianco dell'ingresso del Dal Verme due schermi proiettano una selezione di immagini del 'tour' di Renzi nelle città italiane.
In prima fila, il sindaco Giuliano Pisapia, al quale il collega fiorentino stringe la mano prima di salire sul pulco. "Milano è un punto di riferimento - spiega Renzi perché "grazie alle primarie" che hanno visto confrontarsi Giuliano Pisapia e Stefano Boeri, anche lui in prima fila, "ha consentito alla città di tornare a esprimere una maggioranza di centrosinistra", dunque "un punto di riferimento importante per tutta Italia".
Renzi ha spiegato di avere "tenuto Milano" per l'ultima parte del tour per l'Italia perché "ci sembrava bello chiudere col botto". Una "città del volontariato" prima che "della finanza", che punta all'Expo come "modello di scommessa culturale prima che organizzativa". Riguardo alla manifestazione del 2015, Renzi ha detto di vederla "non come rincorsa all'ultima realizzata, a Shanghai, impercorribile, ma come occasione per recuperare un patrimonio di valori e bellezza che l'Italia rappresenta e di cui il mondo ha bisogno".
Matteo Renzi ha assicurato, infine, che pubblicherà sul suo sito le cifre raccolte e i nomi dei contribuenti che hanno fatto donazioni, in occasione della cena con esponenti della finanza, cui ha partecipato nelle scorse settimane a Milano. "I contributi che verranno effettuati da chi ha partecipato a quella cena", ha spiegato, non sono conteggiati nei 101mila euro, somma raccolta finora per la campagna elettorale (e citata da Renzi durante il comizio). "Ma si saprà anche quello, sarà reso disponibile con trasparenza", ha continuato, precisando che i soldi raccolti alla cena sono destinati, pero', alla "Fondazione" Big Bang.
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