San Donato Milanese, 11 maggio 2017 - "Eni è il motore degli interessi strategici dell’Italia nel mondo: un modello di sviluppo economico, energetico e geopolitico coniugato con la responsabilità sociale". Si è aperto così l’intervento del premier Paolo Gentiloni alla plenaria di 'Eni con l’Italia', un evento organizzato nel cuore dell’azienda – i laboratori di ricerca di Bolgiano – dedicato alla condivisione delle prospettive del mondo energetico.
È la prima volta che un presidente del Consiglio entra nel quartier generale di Eni, una tappa importante della partnership tra il Governo e l’azienda italiana dell’energia, leader nel mondo. È stata l’occasione, per Gentiloni, di fare il punto sulla situazione energetica del Paese. "La crescita delle energie rinnovabili ha un peso importante: due anni fa abbiamo raggiunto i livelli previsti dall’Europa per il 2020, oggi l’Italia è più avanti di Francia e Germania", ha spiegato il premier Gentiloni. Ma non solo. "La riduzione di C02 è significativa e abbiamo ampiamente superato la media europea. Nel 2016, il tasso di riduzione delle emissioni inquinanti è stato di 2.49, contro una media europea di 0.4. Abbiamo bisogno di guardare il mondo con una prospettiva diversa. Zero carbone e zero povertà: è un’utopia che rappresenta un orizzonte e un progetto ai quali dobbiamo puntare per rinnovare il futuro". Gentiloni - che ha svolto il ruolo di ministro per gli Affari Esteri per il governo Renzi - ha concluso il suo intervento delineando la sua visione di geopolitica: dalle potenzialità del mercato africano nel campo energetico al futuro economico del bacino del Mediterraneo.