
Luisa Bianchini con una delle sue Barbie
Mediglia (Milano), 16 aprile 2016 - Barbie è la bambola più venduta al mondo e quasi tutte le bambine dal 1959, anno della sua creazione, ne hanno posseduta almeno una. Luisa Bianchini, che da piccola invece non ci ha mai giocato, ne possiede ben 218, di tutti i tipi e colori, e le porta in mostra per farle ammirare dalle bambine di ogni età. Visitare la collezione di Luisa è come entrare in un sogno: Barbie more, bionde, snodate o con i piedini da ballerina messe in bella posa con vestiti fantastici e originali accolgono i visitatori in un tripudio di colori.
Una collezione nata per caso trent’anni fa: «La mia nipotina di 8 anni possedeva una Barbie – ricorda Luisa – e ho cominciato a comprare della stoffa per confezionare i vestitini. La bambina è cresciuta ma io mi sono appassionata a queste bambole bellissime e ho deciso di collezionarle. Tutti i vestiti che indossano sono stati fatti da me perché per loro sono diventata stilista e sarta».
Abiti da sera, da sposa, da damina, da gran galà o per il tempo libero sono stati confezionati esclusivamente a mano utilizzando perline, piume, seta, uncinetto e addirittura carta crepata. Tutte le bambole sono vestite da capo a piedi. «Quando portiamo le Barbie in mostra – racconta il marito Renato Falce – ci fanno un sacco di complimenti. Molte persone chiedono di poterle comprare ma mia moglie niente».
A vendere la preziosa collezionee non ci pensa neanche lui, dato che ha contribuito a renderla ancora più bella costruendo divanetti e altalene per le bambole. Anche Renato è un appassionato collezionista ma, si è dedicato alle automobiline. «Prima di andare in pensione facevo il tassista – spiega – e come risposta all’hobby di mia moglie ho deciso di collezionare taxi di tutte le marche, epoche e nazioni. Ho cominciato 16 anni fa e ho un’ottantina di modelli, compresi quelli di élite come le Bugatti e le Cadillac».
Fra gli esemplari più pittoreschi, un taxi della Renault del 1914, i furgoncini coloratissimi utilizzati a Bangkok e a Manila, una Fiat 1400 del 1955 e una Fiat 500, quella di una volta. «Spesso mi chiedono di portare anche i miei taxi alle mostre di mia moglie – racconta Renato – e io non mi tiro indietro». L’idea di mostrare in pubblico la collezione di Barbie è venuta nel 1996 a un’amica di famiglia, insegnante a Peschiera Borromeo, che ha convinto i due coniugi a organizzare la prima esposizione. Da allora molti Comuni hanno chiesto di poter ospitare la mostra delle bambole da sogno.
Domani sarà il turno di Casaletto Vaprio, con una selezione di 100 fra le Barbie più belle. Appuntamento dalle 9 alle 18 presso la Chiesa Vecchia. Ingresso gratuito.