MASSIMILIANO SAGGESE
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Noviglio, investito da un’auto e operato 5 volte: Christian torna in campo

Finisce con un calcio al pallone un calvario di 15 mesi

Christian Infosini con la maglia del Gs Assago

Christian Infosini con la maglia del Gs Assago

Noviglio (Milano), 2 marzo 2016 -  Commuove la storia di Christian Infosini, tornato in campo a giocare a pallone dopo due anni di calvario. A 14 anni era stato investito sulle strisce pedonali quando stava andando a prendere il pullman per recarsi a scuola. La grande professionalità nei medici che lo hanno seguito, l’amore dei familiari e degli amici e la sua passione per il calcio hanno reso possibile un piccolo miracolo. L'incubo inizia il 2 dicembre 2014 quando Christian, uscito di casa per andare a prende il bus, viene travolto sulle strisce. L’auto lo falcia, quando era quasi sul marciapiedi, con una tale violenza da scaraventarlo a 10 metri di distanza. All’arrivo dell’ambulanza i paramedici si accorgono subito che la situazione è grave. Solo dopo un’ora di trattamenti sanitari sul posto l’ambulanza può partire a sirene spiegate verso il pronto soccorso dell’ospedale San Carlo dove il ragazzino viene ricoverato in rianimazione.

"Siamo piombati in un incubo - spiega il padre Filippo Infosini - in ospedale ci avevano detto che si era fratturato braccio, gamba, volto bacino, oltre allo schiacciamento polmonare e molte altre lesioni. Eravamo disperati ma pregavamo che si salvasse. Poi il resto lo hanno fatto i medici e la sua forza di volontà". Dopo 40 giorni di ospedale Christian viene dimesso ma resta per circa 5 mesi sulla sedia a rotelle. Poi una lunga riabilitazione. Fra il dicembre del 2014 e il dicembre 2015 subisce ben 5 interventi e il prossimo anno dovrà sottoporsi al sesto. "Oggi cerca di riprendere il suo percorso di vita. È arrivata la luce in fondo al tunnel grazie ai compagni di scuola e ai professori dell’istituto Giorgi di Milano che gli sono sempre restati vicini con grande umanità e grazie anche agli amici del Napoli Club Il Tranviere di Milano che si sono alternati, giorno e notte, per tutto il periodo del ricovero per assisterlo" "Devo anche ringraziare anche la mia società, il GS Assago e il mio allenatore Diego – spiega Christian, a quindici mesi dall’incidente – che mi hanno aspettato a lungo".