Noviglio, 13 aprile 2016 - Pollo avariato nelle mense delle scuole cittadine: il sindaco Nadia Verduci chiede immediati chiarimenti e l’intervento dell’Asl. Ancora un caso di sospetta "malamensa" nel Sud Milano a sollevare una forte polemica insieme alla preoccupazione da parte dei genitori. Così dopo i casi di Lacchiarella e quelli accaduti a Rozzano e Pieve, stavolta nell’occhio del ciclone finiscono le scuole elementari Alberto Manzi di Noviglio a causa di porzioni di pollo servito ai ragazzi, pollo risultato maleodorante e che in molti non hanno quindi mangiato. "Appena ricevuta nella giornata di lunedì la notizia della somministrazione, avvenuta nelle mense scolastiche lo scorso venerdì, di un piatto di pollo con uno strano odore – ricostruisce il sindaco Nadia Verduci, che si è anche recata personalmente nelle scuole – ho immediatamente attivato le procedure di nostra competenza per le necessarie e doverose verifiche su quanto riportato ed accaduto. A detta di alcune insegnanti, alcuni alunni hanno rifiutato il piatto. Come Comune abbiamo richiesto inoltre alla società fornitrice del servizio una precisa relazione di quanto accaduto, le sue considerazioni in merito e anche se solo sussista un minimo dubbio che possa questo fatto stesso aver procurato anche un minimo danno alla salute dei bambini".
La polemica è subito sfociata anche su alcuni profili Facebook relativi a Noviglio, dove il tam tam fra genitori ha sollevato e fatto conoscere il problema, creando forti preoccupazioni. "Non bisogna lasciarsi andare ad allarmismi inutili – aggiunge il sindaco Verduci – ma quando si tratta di bambini è importante capire subito cosa sia accaduto perché la trasparenza in questi casi è un dovere. Anche questa mattina ho ricevuto ancora assicurazioni verbali in tal senso dal responsabile della mensa scolastica: la società garantisce che il prodotto non era deteriorato e nemmeno scaduto. Resto comunque in attesa della relazione definitiva per comunicarne ai cittadini i risultati. Trovare e ottenere tutte le rassicurazioni in merito a un servizio così delicato è un mio dovere come un diritto degli utenti".