Trezzano Sul Naviglio, 6 novembre 2010 - "I problemi di ieri sono i problemi di oggi". Così i pendolari che ogni giorno utilizzano la linea "S9" per raggiungere Milano, ovvero la tratta ferroviaria che collega Gaggiano, Trezzano sul Naviglio, Cesano Boscone e Corsico all a stazione di Porta Genova, commentano l’intervento di raddoppio che ha interessato parte della Milano-Mortara. Quella che doveva essere una nuova linea cadenzata, una sorta di metropolitana leggera, rimane una vecchia tratta ferroviaria senza benefici per gli utenti. "L’intervento di raddoppio c’è stato — spiega Sandro Benaglia — il problema è che non sono stati sostituiti i treni quindi tutto funziona come prima. Quel che è peggio è che con l’arrivo del mal tempo questa condizione è destinata a peggiorare".

Sebbene l’infrastruttura sia stata ultimata nei tempi previsti, mancano i mezzi adeguati per far sì che il risultato sia quello sperato. "Nonostante la posa del secondo binario, accade ancora che i treni subiscano ritardi spaventosi — spiega Sabrina Ferrari —. L’aspetto più grave è che mancando le comunicazioni si è costretti a subire lunghe attesa senza sapere nulla di quello che è accaduto o accadrà". Ma oltre a velocizzare la linea, i nuovi convogli dovrebbero migliorare le condizioni in cui viaggiano i passeggeri. "I treni sono gli stessi di prima — afferma Miriam Roberta Concone — si viaggia come sardine perchè troppo pieni, tanto che in più di un’occasione i passeggeri si sono sentiti male. Non solo, ci sono ancora delle imperfezioni strutturali. Per esempio non c’è una biglietteria e occorre girare per le agenzie viaggi di Trezzano per riuscire ad acquistare il biglietto: un vero problema per chi non ha l’abbonamento. Ma non è tutto, manca addirittura l’obliteratrice". Le storie dei pendolari pullulano di disagi, inconvenienti che spesso si traducono in ritardi e problemi sul lavoro. "L’altro giorno si sono fermate le motrici e per ore siamo rimasti bloccati — ricorda Lucia Castigliani — ma questo non è che uno dei tanti disguidi che si verificano con frequenza. Purtroppo nonostante le numerose segnalazioni non sono state trovate soluzioni e non si capisce se le cause siano da ricercare nelle strutture o nell’organizzazione del personale". "Nei primi giorni, subito dopo l’intervento di raddoppio — aggiunge Pietro Edantippe — la soluzione sembrava essersi modificata: per diversi giorni gli orari sono stati rispettati. Nell’ultimo periodo invece il ritmo è rallentato nuovamente".

Se questa è la fotografia attuale della Milano-Mortara, quando arriveranno i nuovi mezzi le corse dovrebbero esserci tutti i giorni dell’anno ogni 30 minuti. "È un peccato avere una struttura simile e non poter sfruttare le sue potenzialità — dice Giovanna Fontana —. Mi auguro che il potenziamento che ci hanno promesso prima di realizzare l’opera venga effettuato a breve. Sarebbe una soluzione utile per i pendolari ma anche per l’ambiente: un sistema di trasporto veloce che non inquini e capace di collegare la provincia a Milano in pochi minuti. Per farlo però dovrebbero essere sfruttate tutte le stazioni. Nella vicina Cesano Boscone spesso i treni transitano, ma non si fermano e i pendolari devono spostarsi nei Comuni vicini per utilizzare il treno come mezzo di trasporto".