Peschiera, 5 dicembre 2010 - Diciotto minuti in scena per raccontare un sogno, narrato attraverso il filo rosso della passione travolgente per il teatro. È stato accolto con un tripudio di applausi il "corto" shakespeariano ispirato a "Il sogno di una notte di mezza estate", riadattato e interpretato dagli attori della compagnia teatrale Conteatrovivo, arrivati in finale al Festival Internazionale Fantasio Piccoli. Una scommessa che sembrava impossibile, superata alla grande.
In soli 18 minuti, sei attori hanno conquistato la giuria del prestigioso premio di regia, sbaragliando 100 agguerriti avversari ed entrando così nella rosa delle cinque migliori compagnie italiane non professioniste. Un successo più che meritato, arrivato dopo un lungo percorso di ricerca e di preparazione che dal 2001 ad oggi ha trasformato i persone comuni in attori di alto livello. Nella vita di tutti i giorni fanno i lavori più disparati, ma la sera si spogliano di tutti i problemi e gli affanni per diventare dei veri attori. Salire sul palco è la loro passione, una medicina per l’anima. "Dai nostri corsi sono passate centinaia di persone — racconta Maurizio Felisati, regista e fondatore dell’Associazione Conteatrovivo — siamo nati per sperimentare una forma di teatro amatoriale sul territorio, produrre piccoli spettacoli e utilizzare i proventi per sostenere dei progetti di solidarietà sociale". Oltre ad una quarantina di allievi nei due laboratori di Peschiera e di Pioltello, l’associazione vive anche attraverso un gruppo tenace di 35 appassionati che, in pianta stabile, regalano anima e corpo alla compagnia.
"Fanno gli attori, gli scenografi, i tecnici luce e si occupano di tutto quello che serve per portare in scena uno spettacolo — prosegue il regista — molti corsisti sono rimasti legati all’associazione perché il nostro è un percorso che ha un forte potere di aggregazione. Recitare non è così facile come sembra, soprattutto per attori non professionisti che arrivano alle prove stremati dalla vita di tutti i giorni, dai problemi di lavoro, dalla gestione della famiglia e decidono di dedicare tutto il proprio tempo libero al teatro. Il teatro è una scelta totalizzante". In controtendenza rispetto alle grandi metropoli, dove i teatri si svuotano e la gente preferisce sonnecchiare davanti alla tv, nell’hinterland la gente ha ancora voglia di sognare attraverso le magiche atmosfere del teatro. Ad ogni spettacolo di Conteatrovivo è il tutto esaurito. "I nostri spettacoli sono itineranti — continua Felisari — è difficile trovare degli spazi dove esibirsi, l’ideale sarebbe avere un teatro tutto per noi dove poter fare una programmazione completa, ma il problema delle piccole compagnie amatoriali è proprio la conquista di quei pochi spazi disponibili".
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