di Valeria Giacomello

Cerro al Lambro, 3 ottobre 2012 — Un tracciato autostradale di 32 chilometri da Agrate Brianza a Melegnano, 38 di arterie ordinarie ex novo, 15 di strade riqualificate e 30 di nuove piste ciclabili, due miliardi di euro di investimenti. Questa, in cifre, la descrizione del progetto Tem, Tangenziale Est Esterna Milanese, presentato lunedì scorso presso il Centro civico di Cerro al Lambro da Raffaello Berardi e Luciano Minotti, rispettivamente presidente e direttore tecnico della Concessionaria Tangenziale Esterna Spa, l’azienda incaricata dei lavori. Il sindaco Marco Sassi è stato promotore della serata: «Abbiamo colto l’occasione offerta dall’avvio dei cantieri per spiegare più nel dettaglio le caratteristiche e l’impatto che il progetto avrà sul nostro territorio», spiega.

Durante la presentazione sono stati esposte le principali opere di compensazione pari a circa 300 milioni di euro: un viadotto per consentire lo scavalco del Fiume Lambro, un altro parallelo alla Tem che consentirà la creazione di un collegamento stradale tra la SP 17 «Sant’Angiolina» e la SS 9 «Via Emilia» e significativi interventi di riqualificazione previsti sulla SP 17. Queste opere, necessarie per evitare l’attraversamento dei centri abitati di Melegano e Cerro al Lambro, sono finalizzate anche al miglioramento della sicurezza degli automobilisti e dei fruitori dell’adiacente pista ciclopedonale che verrà protetta grazie a un nuovo percorso di mobilità dolce dedicato.

Previsto inoltre il rifacimento del centro sportivo, un nuovo impianto polifunzionale concepito secondo i più moderni standard tecnici e sportivi. Il progetto dell’opera ha anche tenuto conto delle richieste avanzate dal Comune che, come ha precisato il sindaco, è riuscito a ottenere migliorie rispetto al disegno originale raccogliendo il buona parte le istanze del territorio.

«La realizzazione di Tem entro il 2015 per Expo va ritenuta una risposta alla crisi economica. La costruzione di quest’infrastruttura integrata con il territorio e auspicata soprattutto da milioni di pendolari genererà non solo miglioramenti nella qualità dell’ambiente e nello stile di vita ma pure impulso all’occupazione e alla crescita», ha dichiarato il presidente Raffaello Berardi.

Non sono mancate però le critiche da parte degli esponenti dei vari comitati «No Tem» del territorio che hanno richiamato l’attenzione su aspetti legati ai finanziamenti dell’opera, di cui non è ancora chiarita la copertura, e ai danni all’ambiente. «Temiamo un ennesimo cantiere che durerà in eterno e che toccherà allo Stato finire — hanno affermato — . Con l’aumento del costo della benzina e con i problemi legati all’inquinamento è assurdo costruire nuove strade invece di prevedere soluzioni alternative».