Buccinasco, 9 agosto 2013 - Una lettera volgare, scritta in un italiano sgrammaticato e con un’allusione molto esplicita a una brutta fine: «Due colpi in canna ci sono ancora». Sono questi i contenuti della lettera anonima giunta ieri in Comune. Una missiva spedita il giorno precedente per posta normale e indirizzata al vicesindaco, Rino Pruiti. Un atto non certo nuovo — questa è la terza, le prime due sono arrivate prima dell’approvazione del Pgt — ma che questa volta il vicesindaco ha voluto portare a conoscenza di tutti. «Voglio far sapere alla gente cosa noi amministratori siamo costretti a subire — spiega Pruiti, tra le personalità politiche più attive del Sud Milano —. Non si può sempre pensare che dietro questi atti ci siano persone squilibrate, perché i pazzi alimentano le loro tesi con quello che leggono e sentono da coloro che pensano di fare politica indicando bersagli da colpire».
Tra un insulto e l’altro si leggono alcuni degli argomenti della vita di Buccinasco, dal Pgt alle scelte amministrative ai fatti di cronaca. «Una volta, in passato, senza entrare nel merito ho cercato di parlare delle lettere precedenti — racconta Priuti — ma non c’è stato nulla da fare. In una cosa voglio essere chiaro: minacce, calunnie, diffamazioni e “consigli amichevoli” non mi spaventano e non mi impediranno di fare quello che va fatto per il bene di Buccinasco». Territorio difficile quello di Buccinasco. Infatti, il Comune alle porte di Milano è stato più volte al centro delle cronache per i suoi trascors: un alternarsi di fenomeni di criminalità organizzata ed episodi di corruzione. Fenomeni che in entrambi i casi fanno a pugni con la legalità che gli amministartori cercano di riportare.
di Fra.San.
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