Melegnano, 18 ottobre 2013 - «Dopo quella di Regione Lombardia, subito una legge nazionale contro il gioco d’azzardo. Ai sindaci il potere di autorizzare l’apertura di nuovi locali».  Il Sud Milano si mobilita per sostenere la proposta di legge d’iniziativa popolare avanzata da Terre di Mezzo e Legautonomie, finalizzata a una maggiore regolamentazione, in Italia, di videopoker e sale gioco. Domenica a Melegnano il comitato locale no-slot sarà in piazza per sostenere l’iniziativa con una raccolta di firme.

L’appuntamento è davanti al Comune, dalle 9 alle 13. Alla petizione parteciperanno anche alcuni sindaci della zona, già firmatari del Manifesto per la Legalità.

«Se diventasse legge, la nostra proposta rafforzerebbe i contenuti della normativa sulla ludopatia approvata negli ultimi giorni da Regione Lombardia – spiega Angela Fioroni, rappresentante legale di Legautonomie -. Sia lo Stato che le Regioni sono chiamati a legiferare, ognuno per la propria sfera di competenza». Composta da 21 articoli, la proposta di legge mira a istituire un fondo statale per la cura e la prevenzione della ludopatia. Non solo. L’obiettivo è quello di dare ai sindaci maggiori poteri, trasferendo ai Comuni la facoltà di autorizzare l’apertura di nuovi locali e sale gioco. Si chiedono inoltre apposite misure per contrastare le infiltrazioni mafiose nel settore del gioco, un mare magnum che spesso nasconde flussi di denaro di dubbia provenienza.

«E per combattere il diffondersi del fenomeno tra i più giovani – aggiunge Angela Fioroni -, chiediamo l’introduzione di tesserine elettriche per impedire l’accesso dei minori alle macchinette. Lo scopo ultimo deve essere la tutela dei cittadini, soprattutto dei più fragili».

Il comitato no-slot del Sud Milano è fra gli enti che hanno deciso di sostenere la campagna di Terre di Mezzo e Legautonomie. Per quanto possibile, l’organismo contribuirà alla raccolta delle 50mila firme necessarie a depositare la proposta di legge in Parlamento. Su tutto il territorio nazionale, la sottoscrizione proseguirà fino al 10 marzo 2014.

alessandra.zanardi@ilgiorno.net