Buccinasco, 6 dicembre 2013 - Nuove polemiche sul campo sinti nel cuore del quartiere Terradeo, tra i confini del Parco Sud. La scoperta di allacciamenti abusivi alla rete di illuminazione pubblica hanno nuovamente portato al centro delle cronache il campo stanziale, dopo la rimozione delle casette abusive avvenuta nel 2011, al tempo del commissario prefettizio. Dopo le segnalazioni di alcuni cittadini, l’altro giorno i tecnici di Enel Sole, insieme agli agenti della polizia locale e carabinieri della locale stazione hanno effettuato un sopralluogo e verificato la presenza di diversi allacciamenti abusivi ai pali dell’illuminazione pubblica comunale.
In queste ore i tecnici di Enel valuteranno quanta energia è stata sottratta illegalmente ai cittadini e da quanto tempo. «Abbiamo predisposto il distacco di diverse derivazioni — spiegano dalla società — e abbiamo prospettato all’amministrazione, come soluzione, degli allacciamenti temporanei. Gli abusi non solo creano un danno economico alla nostra società ma hanno conseguenze sull’intero sistema di illuminazioni cittadino, conseguenze che vanno a intaccare la sicurezza del corretto funzionamento visto il sovradosaggio non conosciuto e quindi controllabile».
Del resto, la questione campo nomadi stanziale è una delle vicende che da anni — era il 1980 quando gli ex giostrai si fermarono al Terradeo — interessa la cittadina alle porte di Milano. Proprio le autorizzazioni mancanti del Parco Sud — l’ente che abbraccia 61 Comuni — sono state all’origine del provvedimento di demolizione che nel 2011 ha visto gli stessi abitanti del campo smontare le villette in legno che avevano realizzato abusivamente su piattaforme di calcestruzzo.
E sempre lo stesso Parco Sud nei mesi scorsi ha risposto all’amministrazione comunale che aveva chiesto autorizzazione all’allacciamento dei servizi (luce e gas) nel campo nomadi. Autorizzazione negata: per il Parco, infatti, il Terradeo è un insediamento abusivo. Per questo a maggio la giunta Maiorano ha approvato una variante in cui chiede al Parco lo stralcio del campo dai confini del polmone verde. È l’avvio di un processo di legalizzazione dell’area che già aveva iniziato la giunta Cereda il 23 agosto 2010: l’allora assessore aveva tentato di trovare una soluzione portando in una seduta di giunta agostana una delibera di indirizzo nella quale si prevedeva di intraprendere un percorso collaborazione con Provincia e Parco Sud.
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