Milano, 6 febbraio 2014 - Ha investito e ucciso a Peschiera Borromeo il 15enne Andrea De Nando e ora fa ricorso in Cassazione contro la condanna a 3 anni e 8 mesi (pena confermata in appello). La madre del ragazzo però non ci sta: "Sono indignata - spiega Elisabetta Cipollone -. Questo ulteriore grado di giudizio non fa che allungare i tempi processuali ed è vergognoso che una pena irrisoria (già ridotta di un terzo per la concessione del rito abbreviato), se mai dovesse diventare effettiva arrivi dopo tanti anni. Che senso ha infliggere una pena che arrivi dopo 4 o 5 anni dal compimento del reato?”.
La donna afferma anche di avere commissionato una perizia cinematica di parte al Dipartimento di Fisica dell’Università di Pavia che “ha evidenziato una velocità del veicolo che ha investito Andrea di 117 chilometri orari".
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