Varese, 12 ottobre 2011 - Non ce l'ha fatta, Floria Zoccoli. Troppo gravi, purtroppo, le ustioni che si è procurata sabato mattina mentre stava bruciando foglie e sterpaglie presenti nel giardino di casa. Un gesto ripetuto molto di frequente, stavolta conclusosi in tragedia. Dopo quarantotto ore di agonia, infatti, l’ottantunenne residente a Bizzozero si è spenta a Torino, in una stanza del Centro Grandi Ustionati del Cto «Maria Adelaide». In precedenza, aveva trascorso una notte all’Ospedale di Circolo di Varese, ma la gravità delle sue condizioni aveva reso necessario il trasferimento (in elicottero) nel capoluogo piemontese.
Dove però non c’è stato nulla da fare. La signora Floria si era procurata ustioni sull’ottanta per cento del corpo, letteralmente devastato dalle fiamme. A originarle, un’improvvisa folata di vento poco dopo aver appiccato il fuoco nel suo giardino di via dei Vignò. Era proprio lì, in una casa del quartiere Bizzozero, che la donna abitava insieme alla figlia Gabriella, la prima a soccorrere l’ottantunenne in preda alle fiamme. Urla disperate, infatti, hanno rotto la tranquillità di quel sabato mattina.
Udite le grida imploranti aiuto, Gabriella (insieme al compagno) ha raggiunto il giardino, dove una scena terribile le si è parata davanti agli occhi: la madre letteralmente avvolta nelle fiamme, propagatesi rapidamente su quasi tutto il corpo. Immediatamente, i due si sono prodigati per spegnere quello spaventoso incendio, portando poi la signora Floria sotto una doccia. Da qui, l’intervento degli uomini del 118 e il ricovero al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Circolo. Floria ha resistito due giorni, ma nemmeno le cure specialistiche somministratele al Centro Grandi Ustionati del Cto «Maria Adelaide» di Torino sono servite a tenerla in vita.
Nonostante l’età avanzata, la donna era molto attiva. Nemmeno la perdita del marito Renato, avvenuta nello scorso maggio, aveva infatti minato la sua voglia di vivere. Ex dipendente della vicina «Bassani», aveva due figli e tre nipoti, i quali adesso piangono la sua morte. Un decesso improvviso, giunto a causa di un gesto che la signora Floria (detta «Flora») compiva di frequente. Sabato mattina, però, il vento le ha giocato un tragico scherzo. Una folata improvvisa ha fatto sì che il fuoco per mezzo del quale la donna intendeva bruciare vecchie sterpaglie si propagasse sull’ottanta per cento del suo corpo, cogliendola completamente impreparata. La cerimonia funebre si terrà nella chiesa di Santa Teresa di Gesù Bambino, posta nel rione Bustecche. Un ultimo saluto giunto troppo presto, per colpa di una maledetta folata di vento.
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