Milano, 20 novembre 2013 - Conti in sofferenza, incertezze di normativa fiscale, confusione sul tema Imu. L'Anci si mantiene sul piede di guerra, ribadendo la necessita' per gli enti locali di essere messi in grado di pianificare l'Amministrazione dal punto di vista fiscale. A Milano, dove questa mattina si e' tenuto un incontro tra i sindaci del direttivo di Anci Lombardia, il presidente e sindaco di Varese, Attilio Fontana, è tornato a minacciare gesti eclatanti come la "non approvazione in massa dei bilanci di previsione 2013"; il che, comportando il commissariamento, si tradurrebbe di fatto in una dimissione in massa.
Il precedente dal quale trarre esempio in realta' e' gia' in corso e si chiama Gudo Visconti. Il sindaco di questo comune del milanese, Paola Tedoldi, ha infatti deciso di incrociare le braccia e non far procedere l'Aula con l'approvazione del bilancio: "E' un atto di protesta - ha spiegato - perche' ormai siamo ridotti a fare gli esattori e non ci stiamo. Noi per altro siamo uno dei comuni virtuosi; i cittadini stanno capendo e ci arriva solidarieta'".
Fontana, dunque, sarebbe pronto ad espandere l'iniziativa di Gudo Visconti. "Stiamo aspettando risposte importanti legate al taglio della rata Imu - ha detto il presidente dell'Anci Lombardia -, perche' ad oggi non c'e' ancora chiarezza sul fatto che verra' coperta. Di certo - ha aggiunto - sappiamo che non ci sono piu' le condizioni per andare avanti e che ci sentiamo presi in giro. A questo punto potremmo anche prendere la decisione di non approvare i bilanci, che equivarrebbe alle dimissioni in massa. Non e' alzare bandiera bianca, ma dobbiamo reagire: ci fanno promesse che poi non vengono mai mantenute".
Secondo il sindaco di Monza Roberto Scanagatti, vicepresidente di Anci Lombardia, ''la crisi delle risorse, i vincoli imposti dalla legge e la confusione normativa fanno si che ci avviciniamo al 2014 in una situazione a dir poco drammatica con molti Comuni in crisi di liquidita''.
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