Laveno Mombello (Varese), 24 aprile 2016 - Farmaci venduti senza ricetta: finisce nei guai un medico veterinario con un ambulatorio nel Lavenese. I carabinieri della stazione cittadina e i colleghi del Nucleo antisofisticazione e sanità di Milano, coadiuvati da personale dell’Ats dell'Insubria, hanno effettuato un'ispezione nello studio.
Nel corso dei controlli sono state riscontrate una serie di presunte irregolarità. Secondo le accuse il professionista, un 51enne incensurato, avrebbe esercitato abusivamente la professione di farmacista, commercializzando medicinali veterinari a clienti sprovvisti di prescrizione medica.
Avrebbe anche conservato in ambulatorio farmaci compresi nella disciplina sulle sostanze stupefacenti o psicotrope e medicinali scaduti. Infine avrebbe operato in condizioni igienico-sanitarie quanto meno rivedibili. Durante l’operazione sono state sequestrate 114 compresse di Gardenale, un barbiturico antiepilettico indicato per tutte le condizioni che richiedono una sedazione di lunga durata: si tratta di un farmaco stupefacente, e per questo soggetto a registrazione in apposito documento dal quale si evincano tutte i passaggi della sostanza in entrata e uscita.
L'ambulatorio è stato immediatamente chiuso e l'attività sospesa. Il veterinario, accusato di esercizio abusivo della professione di farmacista, di commercio o somministrazione di medicinali guasti e detenzione illecita di sostanze stupefacenti o psicotrope.
Nel prosieguo dell'indagine sarà sentito dal magistrato titolare del fascicolo, di fronte al quale potrà chiarire la sua posizione. Nei suoi confronti, intanto, è scattata anche la segnalazione all’Ordine dei medici veterinari di Varese, che dovrà valutare la possibilità di prendere provvedimenti disciplinari.