Gallarate (Varese), 26 maggio 2016 - Attraverso l'emissione di fatture false, una società con sede nel Varesotto che noleggia macchinari industriali sarebbe riuscita a realizzare una frode fiscale da 3,5 milioni di euro.
I presunti illeciti sono emersi nell'ambito di un'inchiesta condotta dalla Guardia di finanza di Gallarate, che ha portato alla denuncia di cinque persone - gli amministratori delle società coinvolte - per i reati contestati a vario titolo di omessa dichiarazione, utilizzo ed emissione di fatture per operazioni inesistenti, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita. Per abbattere il reddito e ottenere in detrazione l'Iva sugli acquisti l'azienda italiana avrebbe simulato l'acquisto dei macchinari da una seconda società con sede in Romania che, secondo le Fiamme gialle, in realtà "non svolgeva alcuna attività". I macchinari, infatti, sarebbero operativi già da diversi anni e nelle disponibilità di una terza azienda sempre riconducibile agli stessi soggetti. Attraverso questa 'triangolazione', secondo le accuse, oltre a realizzare un'evasione fiscale di 3,5 milioni e un'evasione dell'Iva per 800mila euro, sarebbero stati creati fondi neri in Ungheria.