Treviglio (Bergamo), 1 giugno 2024 – Al via la Festa della Bufala alla Fiera Treviglio, nella Bergamasca. L'appuntamento è per questo fine settimana dell '1 e 2 giugno e per il prossimo, del 7, 8 e 9 giugno . L'ingresso è libro e il servizio di ristorazione è attivo tutte le sere (il sabato e la domenica anche a pranzo).
Si tratta di un'ottima occasione per i buongustai e gli amanti della natura e della cultura , un'opportunità per i turisti che hanno voglia di godersi le bellezze storiche di Bergamo e della sua provincia e che scelgono la “bassa” per una gita fuoriporta .
Il gusto
Cosa si potrà assaggiare alla Sagra? Ecco qualche curiosità in anteprima: il Blu di Bufala è il parallelepipedo con gustosissime venature blu, dovute alle sue golose muffe. Questo formaggio è un erborinato, la sua cagliata non è stata sottoposta a nessun processo di cottura o riscaldamento e la concentrazione dei grassi avviene esclusivamente per disidratazione, è quindi detto "a pasta cruda". E' cremoso.
Dal parallelepipedo al "Quadrello" è un viaggio, nel sapore. Lui ha una pasta molle e cruda, con crosta lavata che ricorda i tipici stracchini lombardi.
Poi c'è il "fresco" del gruppo: il Bufaloro. La sua è breve stagionatura, poi arriva nelle nostre bocche ed è lì che parte la festa delle papille gustative.
Ma c'è anche il Caciocavallo di Bufala: un sapore dolce che ricorda il burro cotto.
Il o la "Casatica" è invece uno dei rari formaggi di bufala italiani originali a crosta fiorita ea breve stagionatura. La crosta è finemente vellutata dal profumo delicato.
Infine , Campì, la caciotta sferica e rugosa, ma soprattutto assai versatile, si troverà non solo con il pepe, ma anche con il peperoncino ei semi di finocchio. Da non dimenticare la ricotta di bufala, che è il must della giornata.
Architettura, arte e cultura
Ma in questi due fine settimana, è possibile non soddisfare solo il palato. Numerosi i luoghi che meritano una visita. Da non perdere a Treviglio è la Basilica di San Martino e Santa Maria Assunta il cui interno a tre navate e con 5 cappelle laterali, ospita affreschi e tele di Nicola Moietta, dei fratelli Galliari, di Gian Paolo Cavagna, di Camillo Procaccini, dei Danedi de' Montalti, del Molinari e del Manetta. L'opera più celebre è il polittico di San Martino di Bernardo Zenale e Bernardino Butinon e, risalente al periodo compreso tra 1485 e 1490 e considerato uno dei maggiori capolavori del Quattrocento lombardo. Alzando gli occhi, ecco il campanile di Treviglio, con i suoi 60 metri d'altezza, è il simbolo per eccellenza dell'intera città e rappresenta un punto di riferimento costante, visibile a chilometri di distanza.
Recentemente è stata portata alla luce la chiesa di San Maurizio, inglobata a partire dall'XIX secolo in una cascina. Questa chiesa, assieme a quelle di San Zeno e Sant'Eutropio è una delle chiese più antiche del paese dal momento che sorgevano dove in epoca romana si trovavano le tre ville che nell'alto Medioevo diedero origine al borgo.
Da non perdere anche Palazzo Pirovano per la bellezza e per il prestigio storico; ospitò i fratelli Galliari e diede in seguito il nome a tutta la via che a essi risultò intitolata. Le sale del palazzo sono ricche di affreschi e di piacevoli decorazioni antiche.