REDAZIONE BERGAMO

Abbattuti gli ultimi alberi lungo la strada Francesca. Il grido “aiuto“ non li salva

La protesta degli ambientalisti: "Regole nuove per piante antiche"

La protesta degli ambientalisti: "Regole nuove per piante antiche"

La protesta degli ambientalisti: "Regole nuove per piante antiche"

COLOGNO AL SERIO (Bergamo) Il grido “Aiuto“ dipinto sui tronchi da qualche attivista non ha fermato le motoseghe. La Provincia di Bergamo ha concluso l’operazione, iniziata due anni fa, e, attraverso i tecnici della società specializzata che si occupa della manutenzione delle alberature lungo le strade in gestione all’ente di via Tasso, ha tagliato anche gli ultimi alberi bagolari di almeno 80 anni che costeggiavano la strada provinciale Francesca, una delle più trafficate della Bergamasca, nel tratto tra i comuni di Cologno al Serio e Ghisalba. Un’operazione che ha subito scatenato la reazione degli ambientalisti. La motivazione addotta dall’amministrazione provinciale è quella di aumentare la sicurezza stradale in caso di fuoriuscita dalla carreggiata da parte delle auto e dei mezzi pesanti o di evitare la caduta degli alberi sulla carreggiata in caso di vento forte. Motivazioni che non convincono Legambiente. "Già due anni fa avevamo espresso le nostre perplessità - sottolinea il presidente del circolo di Legambiente Agorà Claudio Ghidoni -. A sostegno della sua tesi, la Provincia adduce ad una normativa legislativa che vieta la piantumazione a meno di sei metri dalla carreggiata. Questo vale però per gli alberi di nuova piantumazione e non per quelli preesistenti. La messa in sicurezza della strada Francesca non passa dall’abbattimento delle piante che riducono la temperatura dell’asfalto d’estate, ripuliscono l’aria dall’inquinamento, rallentano la velocità al suolo di caduta dell’acqua: sono in pratica un presidio della biodiversità. Sicurezza è realizzare piste ciclabili, i rallenta traffico e installare semafori intelligenti". "Chiediamo - prosegue Ghidoni - che per ogni pianta tagliata ne vengano piantate altre cinquanta lungo il percorso, sebbene nulla ci potrà restituire quei maestosi e quasi centenari alberi". Dura la presa di posizione di posizione anche dell’associazione “Fare Verde Bergamo“. "Un taglio di quel tipo - spiega il presidente Elvio Valerio De Matteis -dovrebbe passare almeno per il parere della Soprintendenza". Michele Andreucci