Lutto nel mondo della cultura. È morto Angelo Bendotti (nella foto), 83 anni, presidente di Isrec, l’Istituto bergamasco per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea. Il decesso ieri nella sua abitazione di via degli Albani, in città, dove viveva con la moglie. La salma è stata spostata nella casa del commiato di via Suardi, il funerale civile dovrebbe essere celebrato giovedì. Bendotti era una figura nota tra gli studiosi della storia della Resistenza in provincia di Bergamo nei terribili anni della guerra civile, tra l’8 settembre 1943 e la fine della Seconda guerra mondiale. L’Isrec, sui suoi canali social, gli ha dedicato un pensiero corredato da una fotografia: "A Angelo. Per tutto". Non mancano i messaggi di cordoglio, chi lo ricorda "fine studioso", "attento testimone del Novecento" che "raccontava la storia con pacatezza e chiarezza".
A novembre aveva presentato “Stasera mi fucileranno – Giorgio Paglia 1922-1944“, suo ultimo libro nel quale ricostruiva trame e collegamenti, rivelando "lacune, interdizioni e silenzi" che hanno accompagnato l’arresto e la morte di Giorgio Paglia. "La Resistenza deve essere intesa come il riscatto morale di un popolo che decise di cambiare le sorti del suo futuro, uscendo da una dittatura e recuperando il meglio dell’umanità stessa – aveva detto Bendotti –. La mia speranza è che il libro elevi il dibattito rispetto all’inevitabile cliché che vede scontrarsi Resistenza e fascismo". "È difficile riassumere una persona come lui in poche parole – dice la vicepresidente Luciana Bramati –. Intanto diciamo che è stata una persona meravigliosa sia personalmente che come storico e dal punto di vista del suo impegno politico e civile che ha rappresentato la sua vita".
Francesco Donadoni