REDAZIONE BERGAMO

Sparatoria ad Albano, il questore chiude il locale per tre mesi: “Ritrovo di persone armate e pericolose”

Sospesa per 90 giorni la licenza al titolare del Shisha Palace, dove sabato sera un 35enne cremonese è rimasto gravemente ferito

I carabinieri chiudono il Shisha Palace di Albano Sant'Alessandro

Albano Sant’Alessandro (Bergamo) – Dopo l’agguato a colpi di pistola di sabato sera, i carabinieri di Bergamo hanno notificato questa mattina un provvedimento di sospensione della licenza per 90 giorni al titolare del Shisha Palace, il locale di Albano Sant'Alessandro dove sabato sera sono stati esplosi alcuni colpi, uno dei quali ha raggiunto a una spalla e ferito gravemente un indiano di 35 anni residente a Bagnolo Cremasco (Cremona) e tuttora ricoverato all'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.

Persone pericolose e armate

La sospensione è stata disposta dal questore sulla base dell'articolo 100 del Tulps, il Testo unico delle leggi sulla pubblica sicurezza. I carabinieri fanno sapere che il ristorante in questione è "locale di ritrovo di persone pericolose e armate”, con “gravi ripercussioni per l'ordine e la sicurezza pubblica”. La chiusura, precisano, è stata disposta per tutelare gli avventori. 

L’agguato

La sparatoria, come detto, è avvenuta sabato sera, mentre era in corso una festa per celebrare la paternità di un giovane indiano. Il locale, il Sisha Palace Ristorante Kebab dove si cucinano specialità indiane e pakistane, è gestito da indiani. Intorno alle 23.15 nel locale si presenta un gruppo di persone, connazionali del neo papà. Tra le due fazioni c’è ruggine. Il clima si surriscalda, nasce una lite violenta. Al culmine qualcuno estrae un’arma da fuoco e spara alcuni colpi. Si accendono le luci e a terra c’è il corpo del35enne.

I soccorsi

Alcuni soccorrono il ferito, che perde molto sangue. Si decide di caricarlo in auto per trasportarlo in ospedale. Ma durante il tragitto, a Seriate, dopo pochi chilometri, gli occupanti dell’auto con a bordo il ferito fanno cenno all’ambulanza di fermarsi. La Croce Rossa è diretta al locale della sparatoria. Poco prima era stato allertato il 112. I medici prendono in consegna il ferito, lo stabilizzano sull’ambulanza e lo trasportano d’urgenza al Pronto soccorso del Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Le sue condizioni sono molto gravi ma non sarebbe in pericolo di vita. In serata è stato operato.

Le indagini

Intanto al locale di via Tonale arrivano le pattuglie dei carabinieri della Compagnia di Bergamo e i colleghi della Tenenza di Seriate, che cercano di ricostruire la dinamica della serata. I militari stanno cercando di risalire all’uomo che ha esploso i colpi e che poi è fuggito. Gli inquirenti ipotizzano che si possa trattare di un regolamento di conti. Vengono sentiti i testimoni, una trentina in tutto, compreso il titolare del locale, anche lui di origini indiane e dai loro racconti acquisiti elementi utili per risalire all’identità di chi ha sparato. Un aiuto per ricostruire l’accaduto potrebbe arrivare anche dalle telecamere.