I cittadini di Bergamo che hanno presentato un esposto in Procura dopo i danni provocati alle loro abitazioni dall’alluvione del 9 settembre scorso non mollano la presa. Il loro legale, l’avvocato Benedetto Maria Bonomo, ha infatti presentato ricorso contro la decisione del pubblico ministero Giancarlo Mancusi di archiviare il fascicolo. L’avvocato ritiene che i nuovi elementi raccolti potrebbero essere utili ai magistrati per degli sviluppi negli eventuali accertamenti. In particolare, secondo un’analisi commissionata a una società specializzata, le forti piogge dal 9 all’11 settembre, pari a circa 80-85 millimetri, non avrebbero avuto alcunchè di eccezionale. Ciò nonostante si fossero riscontrate precipitazioni superiori a tutte quelle del mese di settembre, perchè condizioni simili si erano verificate per esempio a maggio, quando era caduto quasi l’equivalente di metà della pioggia di tutto quest’anno. Avrebbero dovuto quindi provocare danni anche in quell’occasione, ma invece non accadde nulla di simile agli allagamenti disastrosi di un mese fa. Le cause, perciò, per l’avvocato Bonomo e i cittadini che rappresenta, nella maggior parte residenti in via Baioni e in via Maironi da Ponte, che hanno subìto i maggiori danni, sarebbero da ricercare altrove. Il legale, nello specifico, ha fatto riferimento a mancate manutenzioni e pulizie del letto dei torrenti, così come eventuali ad lavori che, modificando il territorio, avrebbero contribuito a generare le esondazioni. Verifiche impossibili da effettuare secondo il pm Giancarlo mancusi, che ha chiesto appunto l’archiviazione, perchè per appurare questi dubbi si sarebbe dovuta fare una fotografia della rete idrica in città immediatamente dopo l’alluvione. M.A.
CronacaAlluvione . I cittadini non mollano