
Immancabile lo striscione “Berghem de Sass”, “firma” della sezione bergamasca(De Pascale)
Bergamo, 10 setetmbre 2016 - Saranno ottomila gli alpini bergamaschi che domani sfileranno per le vie del centro cittadino in occasione della 33esima adunata sezionale, che quest’anno coincide con il 95esimo anniversario di fondazione. L’appuntamento rappresenta per la sede di Bergamo il momento più importante dopo l’adunata nazionale. Prima della tradizionale sfilata di domani, oggi alle 16.30 le penne nere si ritroveranno in piazzale Alpini per la cerimonia dell’alzabandiera. Successivamente verrà deposta una corona d’alloro al monumento, sotto la Torre dei Caduti e al cippo del fratelli Calvi. Alle 18, Messa nella basilica di S.Alessandro in Colonna, mentre in serata spazio alla musica con la rassegna dei cori e delle fanfare, a partire dalle 20.
Le fanfare Sorisole, Ramera, Prezzate e Orobica si alterneranno all’esterno del palazzo della Provincia, nella piazzetta della chiesa di S.Bartolomeo, in piazza Pontida e in piazza Matteotti. Alle 23, davanti alla sede del Comune, si concluderà la giornata con il carosello di fanfare e cori. Domenica mattina l’ammassamento è previsto nella zona di piazzale San Paolo. Da qui il corteo si muoverà alle 10, dopo i discorsi delle autorità. Ad aprire la sfilata, i ragazzi dei campi scuola, le autorità civili e militari, le associazioni combattentistiche. «Con noi – precisa il presidente Ana di Bergamo, Carlo Macalli – ci saranno anche i militari del Quinto e del Centro addestramento di Aosta, a conferma della vicinanza tra alpini in congedo e alpini in armi». Immancabile la presenza dello striscione “Berghem de Sass”, tradizionale “firma” della sezione bergamasca. Quest’anno ci sarà, inoltre, un richiamo a Libano 2016, la missione condotta dalle truppe alpine all’estero, alla quale hanno partecipato 7 penne nere orobiche, tra cui il presidente Macalli. La sfilata si concluderà con il rancio alpino, nella sede di via Gasparini. Non mancherà un pensiero alle popolazioni colpite dal terremoto del 24 agosto.
«Il ricavato della sagra – annuncia Macalli – sarà devoluto alle popolazioni i cui centri abitati sono stati devastati dal sisma». In occasione del 95esimo anniversario di fondazione, sono state realizzate anche diverse mostre. Molto particolare quella allestita a Porta S.Agostino, in collaborazione con il Centro di addestramento alpino di Aosta e il Cai. «È possibile ammirare – spiega Macalli – 27 bozzetti in legno, che risalgono gli anni ‘30, delle tecniche di arrampicata. Venivano realizzati per mostrare le tecniche da sperimentare poi nella palestra di arrampicata». Nella mostra sono esposti anche materiali della spedizione militare Monzino sull’Everest del maggio 1973, la prima spedizione italiana sulla vetta più alta del mondo. La mostra è visitabile fino a domani, come quella allestita nell’ex chiesa della Maddalena e dedicata ad “Arte pittorica, scultorea e fotografica descrivo l’alpino”, curata dal maestro Franco Travi.