
Ancora aggressioni sugli autobus. L’autista finisce in ospedale dopo gli insulti di un passeggero
Prognosi di 3 giorni dopo un’aggressione verbale da parte di un passeggero. È accaduto domenica, su un bus della linea 9 di Brescia Trasporti, nuovo episodio ai danni di un autista. A scatenare l’ira del passeggero sarebbe stata la mancata presa a bordo di una persona arrivata alla fermata quando il bus, in ritardo, era appena ripartito. Il passeggero alle spalle dell’autista avrebbe iniziato ad inveire pesantemente contro il guidatore, sbattendo contro la porticina che separa lo spazio del conducente dal bus. Memore di quanto avvenuto al collega che, la scorsa settimana è stato brutalmente picchiato da due persone (tossicodipendenti già noti alle forze dell’ordine, che se la sarebbero presa con l’uomo perché il bus andava troppo piano), l’autista si è sentito male, tanto da fermare il mezzo e chiamare il Pronto soccorso. Ai colleghi ha detto di non voler parlare della vicenda e di voler solo dimenticare quanto accaduto.
"È la quotidianità, sono sempre più frequenti questi episodi – sottolinea Fabio Simone, segretario provinciale Or.S.A. Brescia –. A fronte di ritardi, corse che saltano per ragioni strutturali, legate alla carenza di personale, gli autisti diventano il front office su cui scaricare la rabbia".
Sono stati già tre gli scioperi proclamati nell’ultimo mese e mezzo dai sindacati di base, tutti con adesioni elevate; il 6 novembre potrebbe esserci il quarto. Le ultime due ore di sciopero, venerdì scorso, erano legate al pestaggio della scorsa settimana. "Peccato che nessuno, dall’azienda al Comune, dica nulla - commenta Simone -. Per questo continueremo ad oltranza con gli scioperi".