REDAZIONE BERGAMO

Ancora tensioni a Brescia. Scontro fra polizia e antifascisti. La destra intanto fa l’aperitivo

Cariche su alcuni manifestanti che si erano radunati in piazza Vittoria per contestare l’iniziativa che era stata vietata dalla Questura e dalla Prefettura .

Cariche su alcuni manifestanti che si erano radunati in piazza Vittoria per contestare l’iniziativa che era stata vietata dalla Questura e dalla Prefettura .

Cariche su alcuni manifestanti che si erano radunati in piazza Vittoria per contestare l’iniziativa che era stata vietata dalla Questura e dalla Prefettura .

Ancora una serata di tensione in piazza Vittoria Brescia, dove questa volta si sono registrati scontri tra i manifestanti di partiti, associazioni e enti vicini alla sinistra sinistra e che erano lì per protestare contro l’“aperitivo tricolore“ organizzato dal gruppo “Difendi Brescia“, che raccoglie simpatizzanti della galassia di estrema destra. Entrambi gli eventi erano stati vietati l’altro ieri da Prefettura e Questura nella modalità in cui erano stati inizialmente pianificati.

Quando i gruppi antifascisti durante il loro comizio, hanno esposto uno striscione con scritto "La vera sicurezza è questa qua. Fuori i fascisti dalla città" alcuni manifestanti sono stati caricati. "Ci siamo trovati di fronte uno schieramento. Siamo entrati in piazza pacificamente. Volevamo solo manifestare il nostro dissenso – specifica Fiorenzo Bertocchi di Rifondazione Comunista - Quando abbiamo estratto gli striscioni la polizia ha cominciato a strapparli di mano ai ragazzi. Loro hanno resistito. Ci sono stati alcuni tafferugli. Poi una trattativa che ha calmato gli animi. Abbiamo abbandonato poi la piazza alle 18.30. Nulla di grave, però stigmatizziamo la gestione della piazza stessa".

Intanto in via Benedetto Croce l’aperitivo della destra, inizialmente previsto in piazza Vittoria, si è svolto senza particolari problemi. "Abbiamo deciso di spostare l’iniziativa da piazza Vittoria – spiega il portavoce di “Difendi Brescia“ Alessandro Luci - per non cadere nelle provocazioni di una certa parte politica. Non volevamo finire nello scontro ideologico ma fare emergere i problemi della città, facendone vivere gli spazi, non lasciandole alla degrado e alla violenza".

Milla Prandelli