È stata la sua ultima passeggiata. Ad Andrea Dellanoce, 17 anni appena, tutta una vita davanti, piaceva passeggiare, camminare. Anche la sera tardi, quando lungo la zona che costeggia il lago di Endine (in Valle Cavallina) dove abitava con la mamma, c’è in giro poca gente o nessuno. Voleva prendere un po’ di fresco per combattere la canicola. Ma la notte scorsa, quella fra giovedì e ieri, nel suo cammino ha trovato un furgone impazzito che lo ha falciato uccidendolo.
Uscito di strada, il furgone bianco ha proseguito la folle corsa che si è interrotta dopo aver abbattuto il guardrail e aver centrato tre automobili parcheggiate. Sull’asfalto nessun segno di frenata (ma sarà oggetto di accertamenti da parte degli inquirenti). Un botto tremendo, come hanno raccontato i residenti, sono accorsi per capire cosa fosse successo. Per terra, in via Cavenaghi, il corpo agonizzate di Andrea Dellanoce: il suo cuore ha cessato di battere dopo mezzanotte. A nulla è servito il massaggio cardiaco per strapparlo alla morte.
Andrea viveva con la mamma nella frazione San Felice di Endine, a poche decine di metri dal rettilineo in cui è avvenuta la tragedia. Alla guida del furgone un 28enne che abita anche a Endine. Sottoposto all'alcotest da parte dei carabinieri della stazione di Sovere con i colleghi Compagnia di Clusone, è risultato parecchio sopra il limite. Sulle cause dell'incidente sono ancora in corso accertamenti coordinati dal pm Ruggeri. Non è escluso che nelle prossime ora possa aprire un fascicolo per omicidio stradale. In attesa di chiarire dove si trovasse esattamente la vittima al momento in cui il furgone gli è piombato addosso. In pratica se il 17enne stesse camminando sul marciapiede o lungo la strada.
Una testimone che abita davanti al luogo dell'investimento è tra le persone che sono state svegliate dal forte rumore. Un vicino gli ha praticato il massaggio cardiaco. E poi c’è la testimonianza di due pescatori hanno rischiato di essere investiti dal furgone. Hanno raccontato di aver visto Andrea che camminava lungo la strada. “Poi quel furgone che viaggiava a forte velocità è uscito di strada e ha centrato le nostre tre macchine: era quasi mezzanotte. Un forte rumore, dopo abbiamo visto il conducente del furgone non si reggeva in piedi. C’era gente che stava rianimando il ragazzo investito. Abbiamo tenuto che il furgone venisse addosso anche noi. E come se all’improvviso fosse decollato. Ha sollevato anche i tombini, ha combinato un disastro”. “Un fracasso secco, non continuato” è stata la descrizione di un abitante della zona risvegliato come altri nel cuore della notte.
La salma del 17enne è composta nella chiesa parrocchiale di Piangaiano, i funerali sono stati fissati per questa mattina 26 alle 10. La comunità di Endine Gaiano è sconvolta per la tragica notizia. Il sindaco Marco Zoppetti ha espresso tutto il suo cordoglio: “Una vera tragedia. L’amministrazione tutta è vicina alla famiglia in questo momento di grandissimo dolore”. Anche sui social la terribile notizia ha viaggiato rapidamente. Un’amica di Andrea ha postato questo ricordo: “Io non riesco ancora a crederci. Ridevamo e scherzavamo in piscina pochi giorni fa… eri come il mio fratellino più piccolo… Tutto questo è ingiusto. Prenditi cura della mamma, ti prego. Ciao tesoro”.