REDAZIONE BERGAMO

L’astrofisico di Treviglio Andrea Possenti nell’olimpo della scienza: l’Award europeo 2025 porta anche il suo nome

Lo scienziato fa parte del team italiano che ha ottenuto il prestigioso riconoscimento. “Decenni di lavoro per studiare le onde gravitazionali di periodo ultra-lungo”

Andrea Possenti astrofisico di Treviglio è dirigente di ricerca all’Osservatorio dell’istituto nazionale di Cagliari

Andrea Possenti astrofisico di Treviglio è dirigente di ricerca all’Osservatorio dell’istituto nazionale di Cagliari

Treviglio (Bergamo), 12 gennaio 2025 – Tra i componenti del team europeo di astrofisici Epta, al quale la Royal Astronomical Society ha assegnato il prestigioso Premio 2025 per le attività di gruppo, c’è l’astrofisico Andrea Possenti di Treviglio. Il riconoscimento - annuncia il comunicato di Inaf (Istituto Nazionale Astrofisica) - è stato attribuito come modello di collaborazione internazionale e generazionale sul progetto di ricerca di onde gravitazionali tramite l’osservazione di pulsar. Il progetto vede l’Italia protagonista con l’Università di Milano Bicocca, il Gran Sasso Science Institute e il Sardinia Radio Telescope dell’Inaf Cagliari, al cui Osservatorio opera Possenti, che ne era stato direttore e oggi è dirigente di ricerca.

Che cos’è Epta? Il team europeo è nato con l’obiettivo di rivelare onde gravitazionali a bassissima frequenza tramite l’osservazione congiunta di una serie di orologi cosmici molto precisi, le cosiddette pulsar. Correlando fra loro le minime variazioni dei battiti di queste stelle, si può misurare il passaggio di onde gravitazionali di bassissima frequenza provenienti da sistemi binari di buchi neri supermassicci. Inaf, ricordando Niki D’Amico, padre del progetto, sottolinea che il team di astrofisici in Epta “ancora oggi conta sull’esperienza di Andrea Possenti, membro del direttivo internazionale di Epta”.   

Gli altri nomi

Ruoli importanti nel team anche per Marta Burgay, Delphine Perrodin, Caterina Tiburzi, Francesco Iraci, mentre in passato hanno collaborato anche Maura Pilia e Alessandro Corongiu. Alla fase di tipo osservativo e tecnologico si sono aggiunti studi teorici in cui si sono inseriti con successo l’Università di Milano Bicocca (team condotto da Alberto Sesana) e il Gran Sasso Science Institute. Andrea Possenti, autore di molte pubblicazioni sulle riviste Nature e Science, spiega che “i risultati del 2023 sono stati l’esito di uno sforzo di ampia portata e di durata pluridecennale, dove è stato decisivo mettere a fattor comune il meglio della strumentazione, fra cui il radiotelescopio SRT di Inaf, e della ricerca europea sia a livello di studio delle pulsar sia della astrofisica delle onde gravitazionali di periodo ultra-lungo”. È stato premiato un progetto scientifico di ampio respiro, in cui il contributo italiano a Epta è stato e continua a essere importante.