
I carabinieri davanti alla scuola di Dalmine dove è stato bloccato il ragazzo
Litiga con i genitori, scende in strada con un coltello con una lama di 20 centimetri, si dirige verso una scuola e minaccia di uccidere qualcuno. Un diciottenne di origini egiziane, H.F., già noto ai carabinieri per precedenti legati a reati contro il patrimonio e la persona, e già destinatario di un avviso orale del questore di Bergamo, ha seminato il panico vicino a un istituto scolastico di Dalmine prima di essere bloccato dai carabinieri.
È successo il 10 marzo poco prima delle 13:00 ma si è appreso ora. Lungo la strada ha incrociato due ragazzi e li ha minacciati urlando di andare via, brandendo il lungo coltello da cucina tenendolo alto sopra la spalla, pronto a colpire. Il panico si è diffuso rapidamente tra i ragazzi, alcuni dei quali hanno cercando di nascondersi rientrando a scuola. Fortunatamente è intervenuta una pattuglia di carabinieri della stazione di Dalmine, impegnata in un normale servizio di controllo del territorio. I due carabinieri intervenuti hanno circondato il giovane armato cercando di calmarlo. Dopo alcuni minuti di trattativa il diciannovenne ha gettato il coltello ed è stato immobilizzato, prima che ferisse qualcuno o facesse male a se stesso. Il ragazzo è stato portato prima alla caserma di Dalmine e successivamente all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dove è stato temporaneamente ricoverato nel reparto di psichiatria. H.F. è stato deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Bergamo per i reati di minaccia aggravata e porto abusivo di armi.
"L’episodio sottolinea ancora una volta l’importanza della presenza costante e attenta dei carabinieri sul territorio, pronti a intervenire con rapidità ed efficacia per garantire la sicurezza dei cittadini e prevenire situazioni di grave rischio, e di segnalare tempestivamente al 112 potenziali situazioni di pericolo di cui si viene a conoscenza", fanno sapere dal Comando provinciale dei carabinieri.